Presentato questa mattina, nella Sala Consulta della Camera di Commercio, il libro realizzato dal Gruppo di Lavoro Permanente presso la Prefettura.
Una raccolta dati per analizzare la situazione territoriale della provincia di Messina; un sostrato da cui partire per progettare e portare avanti un efficace piano di sviluppo economico e sociale. È questo che ci si propone con “Messina in cifre – 2010”, libro presentato questa mattina alla Camera di Commercio e realizzato dal Gruppo di Lavoro Permanente di Statistica, composto dalla Prefettura, dal Comune e dalla Provincia Regionale di Messina, dalla sede territoriale dell’ISTAT, da Industria, Artigianato e Agricoltura e dalla stessa Camera di Commercio. Come ha spiegato la dott.ssa Anna Pia Mirto dell’ISTAT, «il rapporto presenta un approccio innovativo e trasversale: alla tradizionale analisi sulla popolazione e sulle attività produttive, si è aggiunto lo studio sullo sviluppo sostenibile e sulla qualità della vita, le sezioni che, insieme con società e individui e settori produttivi, compongono la struttura del volume». Presente alla presentazione anche il sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca: «La crescita della città passa dalla volontà del cittadino di fare propria la città stessa. Messina, come emerge da questo studio, presenta delle criticità, ma possiede un patrimonio che va sfruttato. Con i suoi sessanta chilometri di costa, ha una vocazione turistica alla quale manca, però, la capacità recettiva. Ogni anno toccano il nostro territorio circa 480.000 presenze, e noi non riusciamo a sfruttare le nostre potenzialità. Ma la crescita passa anche attraverso la lotta all’illegalità sul nostro territorio, perché se riusciamo a rispettare e a far rispettare le regole, forse Messina si potrà finalmente riappropriare del ruolo che le ha consegnato la storia». Questo libro, nelle intenzioni dei suoi ideatori, vuole anche essere un punto di partenza affinché le istituzioni acquisiscano maggiori conoscenze e informazioni sul territorio nel quale vanno ad operare. «Questo studio ci permette di avere un quadro statistico e di prendere in considerazione gli aspetti positivi e critici», ha ammesso il prof. Giovanni Moschella. «In questo modo potremo progettare in base a reali prospettive e alla domanda che viene dalla società e dal territorio. Tutto ciò è importante per l’Università di Messina, che ha il compito di riorganizzare la propria offerta formativa». L’assessore Michele Bisignano della Provincia Regionale di Messina ha sottolineato invece la necessità, da parte di Comune e Provincia, di fare sistema: «Occorre una piena sinergia. In un passato anche non troppo lontano gli enti si sono trovati in una situazione di conflittualità: oggi stiamo dimostrando un’inversione di tendenza. Questa nostra sinergia si basa su fatti che si concretizzano, tra le altre cose, con convenzioni e protocolli. Il disegno di prospettiva nasce anche dalle indicazioni dell’Unione Europea, che guarda al superamento dell’Europa delle religioni a favore di un’Europa dei territori. Questo report», ha poi aggiunto l’assessore, «ci dà alcune indicazioni fondamentali. Per esempio, ci segnala la presenza di un tessuto imprenditoriale produttivo in aree provinciali dove noi non penseremmo perché stanno subendo un processo di depauperamento demografico. Dunque, siamo d’accordo che bisogna puntare sul turismo, ma non possiamo finalizzare tutto su questo settore. La Provincia, in questo senso, si sta adoperando nella progettazione di un adeguato sviluppo economico e sociale e questo report verrà sicuramente tenuto in conto».
Il prof. Mario Centorrino, assessore all’istruzione e alla formazione professionale della Regione Siciliana, ha poi sottolineato come il volume «sia rivolto anche e soprattutto ai cittadini, che possono con facilità conoscere la realtà in cui vivono, scorgendone le criticità, come il decremento demografico, l’alta disoccupazione e l’elevata migrazione». Il dott. Giuseppe Nobile, dirigente Servizio Statistica della Regione Siciliana, ha posto l’attenzione sull’analisi del territorio peloritano, prevalentemente montuoso, formato da piccoli comuni e abitato da un numero consistente di anziani: «Ciò ha fatto emergere la necessità di intervenire fornendo servizi soprattutto alle zone difficilmente raggiungibili e di favorire, quindi, il processo di infrastrutturazione». Il dott. Raffaele Malizia, direttore centrale per lo sviluppo e il coordinamento del Sistema statistico nazionale e della Rete territoriale – ISTAT ha, invece, sottolineato la necessità e l’utilità di condurre studi statistici: «Viviamo in un periodo di crisi e la conoscenza quantitativa dei fenomeni che caratterizzano il nostro territorio è indispensabile, perché consente di effettuare studi a costi ridotti, di individuare interventi oculati e, grazie alle nuove tecnologie, di rendere i dati disponibili sul web. “Messina in cifre – 2010” è solo l’inizio di un percorso che dovrà al più presto trovare risposte concrete».
Infine, il dott. Vincenzo Musmeci, segretario generale della Camera di Commercio di Messina, ha elogiato il metodo virtuoso ed efficace con cui è stato condotto il lavoro, a breve disponibile sul sito dell’Ente Camerale.