I sindacati si oppongono ai tagli previsti dalla Regione, che a Messina rappresenterebbero il 25% di tutta l’Isola. Si chiede l’intervento del sindaco e dei deputati nazionali e regionali
Questa mattina hanno protestato in strada bloccando il traffico per circa un’ora verso l’ora di punta, tra le undici e mezzogiorno, nella trafficata via Bonina. Protagonisti della protesta un gruppo di lavoratori del personale della scuola che tornano ad accendere i riflettori sulle conseguenze legate ai nuovi tagli previsti dall’Ufficio Scolastico Regionale: 394 unità in meno di personale ATA, cioè: -296 collaboratori scolastici, -87 assistenti amministrativi, -11 assistenti tecnici. Questi i numeri che caratterizzeranno l’inizio dell’anno scolastico 2011/2012, nella città dello Stretto si avrà il 25% dei tagli di tutta l’isola.
Il sindacato scuola della Cgil, presenta alcuni esempi: l’Istituto comprensivo di S. Pier Niceto, deve gestire, garantendo il tempo pieno/prolungato, tra scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado ben 15 plessi nelle località con solo 10 collaboratori; l’I. C. di Salina con 9 collaboratori deve gestire 18 plessi distribuiti tra malfa, S. Marina, Leni Filicudi, Panarea e Stromboli: potremo accorpare le isole? Chiede con amara ironia il sindacato. Ma gli interrogativi non si fermano qui: chi aprirà la scuola ogni mattina nei plessi residui? Come può sostenere il servizio della mattina e del pomeriggio un solo collaboratore che ha un turno di sole 6 ore? Come è pensato questo sistema?
Domande che il sindacato rivolge direttamente al sindaco e alla deputazione nazionale e regionale sperando,in tempi non biblici e soprattutto prima dell’inizio dell’anno scolastico, di poter avere delle risposte.