Firmata l'ordinanza. Lunedì stop a musica e danze. Gli orari previsti negli altri giorni
MESSINA – Nuove regole sulle emissioni sonore nei pubblici esercizi in cui si diffonde musica o si balla. Il sindaco, Cateno De luca, ha firmato una ordinanza finalizzata a “favorire la convivenza tra interessi divergenti, garantendo la tutela dei diritti alla vivibilità, al riposo, all’esercizio delle attività economiche e allo svago notturno”.
Gli orari
Il provvedimento, in vigore fino al 21 settembre di ogni anno, prevede che il lunedì non si svolga alcuna attività musicale e danzante. Martedì e mercoledì è consentito dalle 21 alle 2. Giovedì, venerdì e sabato dalle 21 alle 3 e domenica dalle 18 alle 3.
Contenere i disagi
“Ogni anno – spiega il primo cittadino – pervengono all’Amministrazione comunale segnalazioni relative a disagi derivanti dall’inquinamento acustico, con conseguente della quiete, del riposo delle persone, della salute pubblica e dell’ambiente. Disagi provenienti, in particolare, dagli intrattenimenti musicali o danzanti che hanno luogo nella stagione estiva nei pubblici esercizi.
Risulta pertanto necessario – aggiunge Cateno De Luca – adottare efficaci provvedimenti contro comportamenti di degrado e disturbo alla quiete pubblica che, peraltro, possono ripercuotersi in modo rilevante sul livello della sicurezza urbana e sull’incolumità pubblica aumentando il senso di insicurezza percepito dalla cittadinanza. Oltre al fatto – continua il sindaco – che incide concretamente in materia di igiene pubblica e, più in generale, sull’ordinato vivere civile”.
Il provvedimento è stato inviato al Prefetto, al comando di Polizia locale e alle forze dell’ordine.
Diritto allo svago – Diritto al riposo
“L’ordinanza – conclude De Luca – si prefigge di tutelare l’integrità psicofisica della popolazione facendo coesistere le esigenze dei residenti nelle zone interessate dalla movida e dell’imprenditoria di settore, in riferimento al diritto al riposo e al diritto allo svago quali interessi contrapposti ed entrambi meritevoli”.
Carmelo Caspanello