Quasi 40 condanne alla fine del processo sui casi di assenze ingiustificate scoperte dalla Digos a Palazzo dei Leoni tra il 2012 e il 2013
Gli assenteisti alla ex Provincia regionale di Messina c’erano, e non erano pochi. La pensa così il giudice monocratico di Messina Fabio Pagana, che ha chiuso il processo di primo grado all’ora di pranzo di oggi, condannando quasi tutti i dipendenti o ex dipendenti di Palazzo dei Leoni accusati di assenze ingiustificate tra la fine del 2012 e il luglio 2013, scoperte dalla Digos che ha controllato l’andirivieni dal palazzo per mesi, acquisendo poi i tabulati presenza per effettuare i riscontri.
A febbraio scorso l’Accusa, rappresentata dal Pm Annalisa Arena, aveva chiesto 40. Il giudice ne ha invece condannati 39, e assolti 17 imputati. Ecco il verdetto:
- 1 anno e 4 mesi per Alfredo Misitano, Luigi Triglia, Maria Caputo, Maurizio La Spina, Santo Mondello, Giuseppe Gemelli, Salvatore Libro, Alfio Tiano, Giovanni Liotta, Rosario Anastasi, Antonino Bonansinga, Ettore Grimaldi, Demetrio La Torre e Paola Franciò;
- 1 anno e 10 mesi per Umberto Andò;
- 1 anno e 2 mesi per Sofia Francesca, Scandurra Teodora, Santo Pantè, Angela Criscillo, Rosalba Angela Melita, Santi Daniele Piccione, Giuseppe Giacobbe, Carmelo Gambadoro, Natale Chillemi,Domenica Mangraviti, Domenica Di Fini, Orazio Lombardo, Giovanna Maria Militello, Daniela Cucè Cafeo, Giovanni Loria, Infondenti Antonino, Anna Burrascano, Giovanni Tripodo, Giovanni Pinto, Graziella Currenti, Santo Arrò, Andrea Valenti,Gaetano Mangano;
- 1 anno e mezzo per Roberto Branca.
Tutti sono stati condannati anche a pene pecuniarie, tra i 400 e gli 800 euro, ma il giudice ha concesso loro la sospensione della pena e la non menzione nel casellario giudiziario. In solido dovranno anche versare poco meno di 2 mila euro alla parte civile costituita, ovvero la Provincia, come spese processuali. Per alcuni di loro sono cadute accuse parziali, legati a singoli episodi.
Escono dal processo totalmente assolti, invece, Giuseppe Di Giorgio, Salvatore Gullì, Caterina Basile, Pasquale Retti, Santi Paladino, Rosario Bruschetta, Carmela Caiezza, Antonino La Camera, Placido Giordano, Mario Micali, Rosa Arnò, Cosimo Pistorino, Carmela Sedia, Francesco Cristaudi, Rosario Mondelli, Marisa Passalacqua e Santo Bonasera. Atti alla Procura, invece, per Domenico Russo.
Evidentemente per molte risorse umane in carica alla Provincia di Messina si trattava di occupazione assistenziale e non di posto di lavoro, visto che la loro presenza veniva considerata superflua dagli interessati stessi tanto da assentarsi dal posto di lavoro senza preventiva autorizzazione, però mi chiedo quali mansioni avrebbero dovuto svolgere?
Inoltre, il loro lavoro non svolto da chi veniva effettuato?
A me viene il dubbio che c’era molto personale in esubero rispetto alle reali attività da elaborare!
Come per dire:”Fate come vi pare, tanto non vi tocca nessuno”.
Un dipendente di un’azienda privata sarebbe già a casa a calci in c***