Dirigenti scolastici e sindaci: tagli profondi, impossibile regolare svolgimento attività didattica

Dirigenti scolastici e sindaci: tagli profondi, impossibile regolare svolgimento attività didattica

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lunedì 01 Agosto 2011 - 20:12

Conferenza congiunta di presidi e rappresentanti del territorio per contestare i provvedimenti regionali che penalizzano oltremodo la provincia di Messina, soprattutto S. Pier Nicetto e Tusa. Flc Cgil: “Servono ulteriorio 100 collaboratori e 40 assistenti”

Questa mattina alla Provincia si è tenuta una conferenza stampa organizzata da un gruppo di Dirigenti scolastici di Messina e coordinata dai Presidi Gianfranco Rosso, Eliana Ronano, Rosario Abbate e Sara Inguanta. Proprio questi ultimi due rappresentano, insieme ai Sindaci del territori, le realtà più colpite dai tagli: l’IC di S. Pier Niceto e l’IC di Tusa. 394 unità in meno di personale ATA per affrontare l’a.s. 2011/12 che si aprirà con: -296 collaboratori scolastici, -87 assistenti amministrativi, -11 assistenti tecnici. “Oggi i numeri provinciali, attraverso le parole dei sindaci, hanno assunto i volti ed i nomi di quegli alunni che, secondo le attuali dotazioni, il prossimo anno ogni mattina dovranno salire su uno scuolabus e raggiunger un comune vicino per 30-40 min. di strade di montagna!” dichiara Graziamaria Pistorino segretario genenarle della FLC CGIL di Messina “Per mesi abbiamo lanciato l’allarme, ma solo davanti al rischio della chiusura dei plessi si può toccare con mano la crudeltà di queste operazioni aritmetiche, informatiche, astratte che riducono le persone a segni grafici”.

Dalle rilevazioni effettuate sul territorio dal gruppo di studio del Coordinamento ATA della FLC CGIL di Messina su dati MIUR, emerge una effettiva astrattezza e “teoricità” delle rilevazioni effettuate dal sistema informatico regionale che, come sottolineato anche nel verbale sottoscritto presso l’Ufficio scolastico Regionale il 29 giugno tra il Responsabile Dott. Leone e le OO.SS., assume, come criterio primario per l’assegnazione dei posti di Coll. Scol. e degli Ass. Ammin., il complessivo numero di alunni. In riferimento, però, alla ricaduta sulle scuole dei territori, salta all’occhio come il numero complessivo di alunni, non risponda alla complessità orografica del territorio, infatti, nella stessa provincia di Messina, nelle zone che godono di una distribuzione dei plessi su un territorio pianeggiante, il taglio assume le connotazioni, pur gravissime del rimanente territorio regionale. Lì dove, invece, i plessi si collocano in piccole comunità montane, ubicate in media ad una altitudine di 7-800 m ( IC TUSA: Tusa 614m, Castel di Lucio 738m; Raccuja 640m, Malvagna 710m, S. Domenica Vittoria1027m, Cesarò 1150m, S. Fratello 675m, Galati M. 800m) o addirittura nelle piccole isole, il taglio diventa davvero insostenibile: stiamo parlando del diritto allo studio di alunni (prevalentemente di scuola dell’infanzia e primaria) che abitano a 10- 20 Km (strade di montagna) dal centro più vicino.

La FLC CGIL di Messina attraverso l’impegno della segreteria Regionale e nazionale, chiede pertanto all’U.S.R. Sicilia e al Ministero n. 26 CS e 1 AA per fronteggiare le emergenze, senza garantire l’apertura pomeridiana dei plessi per le scuole sopra elencate. Se si deve garantire la copertura del servizio di tempo pieno alle classi già autorizzate in sede di organico docenti infanzia e primaria sarebbe necessario arrivare a n. 52 CS solo per le scuole elencate, e quindi ad un centinaio per tutte le scuole della provincia. Indispensabile sarebbe anche la copertura degli uffici attraverso i 40 AA richiesti dall’USP.

I Sindaci oggi hanno annunciato di avere richiesto incontri urgenti con l’USR Sicilia, con l’Assessorato Regionale all’Istruzione e con il Prefetto di Messina, per i quali si aspettano risposte in settimana.

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