Il sequestro riguarda due imprese (la Gramey srl e la Edil Delta srl), 21 immobili a Barcellona e Crotone, oltre a vari beni mobili e rapporti finanziari
MESSINA – E’ stato condannato in primo grado a 11 anni, nell’operazione Gotha 7, per estorsione e trasferimento fraudolento di valori con aggravante mafiosa. Ora la Direzione Investigativa Antimafia di Messina gli ha sequestrato tutto il suo patrimonio, quantificato in 7 milioni e 200mila euro.
Il provvedimento del Tribunale di Messina, sezione Misure di Prevenzione, colpisce l’imprenditore barcellonese Domenico Giuseppe Molino e avvalora quanto emerso da Gotha 7. Risulta ben inserito nel contesto della criminalità organizzata riconducibile al “clan dei barcellonesi” con esponenti del quale ha intessuto, fin dagli anni ’80, stretti legami di tipo “familiare-affaristico”.
A riprova, il giudice della prevenzione ricorda che al matrimonio di Molino era presente anche lo storico boss barcellonese Giuseppe Gullotti.
I collaboratori di giustizia Carmelo D’Amico, Santo Gullo e Carmelo Bisognano indicano Molino come facente parte del “Gruppo di Gala”, poi confluito nel sodalizio criminale capeggiato da D’Amico.
Ha ripetuti contatti con noti pregiudicati ed è vincolato alla famiglia Milone, in quanto genero di Filippo Milone e cognato di Agostino Milone, persone coinvolte in diversi procedimenti penali, anche per droga ed estorsione.
Il sequestro riguarda due imprese (la Gramey srl e la Edil Delta srl), 21 immobili a Barcellona e Crotone, oltre a vari beni mobili e rapporti finanziari, per un totale, come detto, di oltre 7 milioni, cifra in totale incapienza reddituale, risultato anche degli accertamenti finanziari sui conti bancari intestati a terzi compiacenti.