Partorito un “ottimista” bilancio di previsione, ma il consiglio comunale si prepara alle ferie

Partorito un “ottimista” bilancio di previsione, ma il consiglio comunale si prepara alle ferie

Partorito un “ottimista” bilancio di previsione, ma il consiglio comunale si prepara alle ferie

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martedì 09 Agosto 2011 - 08:28

La Giunta ha approvato lo strumento finanziario, prevedendo entrate per 25 milioni dalla dismissione degli immobili e per 70 dal risanamento. In aula se ne parlerà tra fine mese e settembre, adesso la palla passa ai revisori dei conti

Non c’è un intento ironico nel definire “ottimiste” le previsioni in base alle quali la giunta Buzzanca, prima dell’infortunio del suo massimo rappresentante in quel di Vulcano, ha varato il bilancio di previsione 2011. La manovra finanziaria in salsa comunale che, se tutto andrà bene, sarà approvata dal Consiglio e dunque effettiva solo a partire da metà settembre, cioè quando mancheranno poco più di tre mesi alla fine dello stesso anno per cui si prevedono entrate e uscite. Lo ripetiamo sempre e non ci stancheremo mai di farlo: un’assurdità, non esclusiva del Comune di Messina, ci mancherebbe, ma pur sempre un’assurdità, in termini letterali e non solo. La manovra varata dall’assessore alle Finanze Orazio Miloro («il Tremonti di Palazzo Zanca», lo chiamano scherzosamente nei corridoi municipali) prevede un movimento di 530 milioni 355 mila 652 euro, tra entrate e uscite. Ed è proprio nel gioco tra entrate e uscite che scorgiamo un certo “ottimismo”. Sono due le voci in entrata che balzano particolarmente agli occhi: l’alienazione degli immobili, che ogni anno rappresenta la grande speranza poi puntualmente disattesa, e i trasferimenti regionali per il risanamento. Nel 2010 dalla vendita dei gioielli di famiglia il Comune ha incassato, a fronte di una previsione d’entrata di oltre 16 milioni di euro, appena 451 mila euro. Per il 2011, invece, si prevedono incassi per 25 milioni di euro. Un’enormità, che in gran parte dovrebbe arrivare da cessioni che, a questo punto, dovrebbero avvenire nei mesi che ci dividono dalla fine del 2011. Se non è ottimismo questo.

Colpisce anche la voce relativa ai trasferimenti dalla Regione per il risanamento, la famosa legge 10 del ’90. Nel 2010 questo capitolo ha “fruttato” alle casse di Palazzo Zanca 4,8 milioni di euro. L’ottimista Amministrazione ne prevede la bellezza di 70 per il 2011. L’augurio è che possa essere effettivamente così, si tratterebbe di una vera svolta per il risanamento a Messna. Qualche novità importante si registra, però, anche alla voce uscite. Si impennano gli oneri straordinari per la gestione corrente, le spese, appunto, “straordinarie”: dai 4,7 milioni del 2010 si passa a 28,4 milioni. Aumentano anche i trasferimenti per i servizi pubblici: per l’Atm sono previsti 16 milioni (nel 2010 erano12,5), per l’Ato3 38,8 milioni (nel 2010 sfioravao i 37), per i servizi sociali addirittura 28 milioni, contro i 18,6 di un anno fa. Si pensa anche ad una spesa di quasi 20 milioni per l’acquisizione di beni immobili da adibire ad edilizia residenziale pubblica (nel 2010 la voce era di appena 1,4 milioni), in aumento anche il capitolo per il servizio necroscopico e cimiteriale: 7,6 milioni contro 2,7.

Ma la strada verso l’approvazione del bilancio è ancora lunga. Come prassi vuole i revisori dei conti si prenderanno almeno una ventina di giorni per l’esame e la stesura del parere. Quindi la palla passerà al consiglio comunale (che la settimana prossima “chiuderà” per ferie), che per non incorrere in ritardi rispetto alla già “generosa” proroga concessa dal ministero dovrà incardinare all’ordine del giorno entro il 31 agosto. Fatti i dovuti passaggi in commissione Bilancio, è facile prevedere che il voto definitivo dell’aula arriverà non prima della metà di settembre. E lo chiamano bilancio “di previsione”.

Un commento

  1. dopo tanto lavoro e’ giusto che vadano in ferie si sono ammazzati di lavoro tutti questi consiglieri che consigliano molto bene infatti se vediamo la citta’ di messina semu cunsumati

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