Messina, Palagiustizia bis: si torna all'anno zero. Servono 40 mln e 10 anni

Messina, Palagiustizia bis: si torna all’anno zero. Servono 40 mln e 10 anni

Rosaria Brancato

Messina, Palagiustizia bis: si torna all’anno zero. Servono 40 mln e 10 anni

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martedì 23 Luglio 2019 - 17:32

Dal vertice romano emerge che serve il doppio della cifra stanziata e tempi lunghi di realizzazione.

Più che di passo del gambero si può parlare di vero e proprio tonfo.

All’appello, rispetto a quanto finora si è creduto, mancano 22 milioni di euro di risorse nonché almeno 10 anni di pazienza per vedere realizzato il secondo Palagiustizia.

Dieci anni che vanno ad aggiungersi ai 30 anni di parole fin qui accumulate. In sintesi mezzo secolo per un Palasatellite.

L’incontro a Roma

E’ quanto emerso dall’incontro di oggi presso la Sala Livatino del Ministero della Giustizia a Roma, alla presenza del sottosegretario alla Giustizia Jacopo Morrone, del sottosegretario alla Difesa. Angelo Tofalo, del sindaco di Messina Cateno De Luca, del vicesindaco Salvatore Mondello, del procuratore della Repubblica Vincenzo Barbaro, del presidente della Corte d’Appello di Messina Michele Galluccio, del prefetto di Messina Maria Carmela Librizzi, del direttore dell’agenzia del Demanio Massimo Gambardella, del presidente dell’ordine degli avvocati di Messina Domenico Santoro, del presidente AIGA Alberto Vermiglio e di alcuni rappresentanti della deputazione messinese.

Servono 40 milioni

La notizia più allarmante emersa dalla riunione è che i 18 milioni di euro stanziati da 3 lustri e oggetto del protocollo d’intesa siglato nel febbraio dello scorso anno non basteranno affatto, così come i tempi non saranno rapidi ma si ipotizzano almeno 10 anni. L’ostacolo più serio è reperire altri 22 milioni di euro, per non parlare del fatto che rischiamo di doverci sentir dire “scusate abbiamo scherzato”.

Insomma nella migliore delle ipotesi si dovrà ricominciare da capo. Stando a quel che è emerso a Roma in realtà il protocollo d’intesa fu siglato per scongiurare la perdita dei 18 milioni di euro ma era ben chiaro che non sarebbero bastati. Un anno e mezzo dopo è tutto fermo e si è capito anche il perché.

De Luca

Oggi finalmente è emersa la verità- ha dichiarato De Luca a fine incontro- per realizzare la soluzione prevista dal protocollo di intesa del 9 febbraio 2017 ci vogliono circa 40 milioni di euro ed almeno dieci anni di tempo. La verità prima o poi esce sempre a galla!”

Il sindaco ha ritirato la proposta per realizzarlo in via La Farina, nel cosiddetto Fosso, per evitare di essere accusato di voler mettere i bastoni tra le ruote. In realtà a quanto pare al momento non ci sono neanche le ruote.

IL VIDEO FACEBOOK DI DE LUCA

30 anni di parole

L’unico dato certo è che in questi 30 anni il Comune ha continuato a pagare cifre esorbitanti di affitti passivi al punto che avrebbe potuto costruire altri due Palagiustizia con i risparmi. Come fa notare l’ex commissario Iacp Giuseppe Laface: “Una vergogna in salsa messinese. A Reggio praticamente in tempi minori hanno già realizzato con finanziamenti nazionali altri due Palazzi di Giustizia ed a Catania stanno accelerando sul secondo per il quale il governo ha stanziato 40 milioni di euro. A Messina siamo fermi da trent’anni a parlare, parlare, parlare ed ancora parlare all’infinito per scoprire solo oggi che i soldi esistenti non sarebbero sufficiente nemmeno a coprire la metà dei costi necessari

Siracusano: sì al Fosso

Se De Luca ha ritirato la proposta del Fosso, e già sta pensando cosa realizzare in quell’area per renderla comunque usufruibile per servizi ai cittadini, la parlamentare di Forza Italia Matilde Siracusano la vuole lasciare in pista: “Appare evidente la necessità di rivalutare la proposta del progetto ‘Fosso La Farina’ . Ho chiesto di effettuare una nuova valutazione dei costi-benefici, in modo da comparare le due proposte. Le cifre previste non sono quelle finora stimate, e il costo della ristrutturazione dell’ospedale militare in cui dovrebbe sorgere il Tribunale messinese, risulterebbe addirittura maggiore rispetto ai costi del progetto di Fosso la Farina, oltre alla lunghezza dei tempi di realizzazione”.

Bucalo: anno zero

Interviene anche la senatrice di Fratelli d’Italia Ella Bucalo: “Siamo all’anno zero e purtroppo non si vede luce in fondo al tunnel. Ma Messina non può più attendere.Il tavolo tecnico che si svolgerà nel mese di settembre, spero serva veramente dissipare tutti i dubbi e a fornirci soluzioni definitive”.

L’ex giunta Accorinti

A De Luca replica l’ex amministrazione Accorinti che attraverso una nota di Messinaccomuna ribadisce la validità del progetto che stando ai loro calcoli verrebbe comunque a costare 17 milioni, tanto quanto stanziato: “Nell’area dell’ospedale militare vi sono da ristrutturare circa 11.000 mq e utilizzando un costo unitario di 1.000 €/mq, si arriva ad un costo di 11. Mln per il Palagiustizia. Il recupero degli ex magazzini della Marina in via Bonino o la realizzazione di una nuova sede per il DMML (Dipartimento Medicina Militare del Lavoro) comporta la realizzazione di una struttura di circa 4.000 mq per un costo tra i 4 e i 6 mln di €”. Quindi il costo totale delle opere previste dall’accordo è, utilizzando i correnti parametri del mercato edilizio italiano, di circa 15-17 mln di € esattamente la somma di cui dispone ancora oggi l’Amministrazione”

Rosaria Brancato

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2 commenti

  1. Più di un palazzo di giustizia abbiamo bisogno di infrastrutture. In questo momento l’Italia ha bisogno di altro.Suppongo che i Messinesi piacerebbe avere delle strade asfaltate e spendere questi soldi per gli ospedali e ricerca tra 5 anni saremo una città di vecchi rimbambiti ,diciamolo.

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    1. Il nuovo Palazzo di Giustizia serve per l’amministrazione della Giustizia. Senza Giustizia non ci sono civismo, legalità, diritti, doveri, pace sociale e, sinceramente, mi sembrano un tantino più importanti rispetto alle strade e ad altri lavori di pubblica utilità che vanno comunque fatti.

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