Il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale sottolinea la necessità di rimpinguare l’organico dei docenti di sostegno per soddisfare le esigenze del territorio . Intanto, domani incontro alla Provincia organizzato dall’ assessore provinciale alla Pubblica istruzione, Giuseppe Di Bartolo
Il taglio di 117 posti di sostegno nella provincia di Messina ha scatenato, e non poteva essere altrimenti, proteste veementi su tutto il territorio provinciale. Sul piede di guerra sindacati, genitori degli alunni disabili ed associazioni di volontariato, che hanno indotto il dirigente dell’Ufficio provinciale scolastico Cataldo Dinolfo a farsi portavoce delle loro istanze presso la Regione. Dinolfo ha, infatti, deciso di inviare una lettera al Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale, nella quale sottolinea di aver «dovuto accogliere le vibrate proteste di tutte le organizzazioni sindacali circa la drastica decurtazione di 117 posti di sostegno assegnati in organico di fatto (180 a fronte di una richiesta di 297 )».
Nella missiva, Dinolfo fa presente che «ricevuta l’assegnazione, ha comunque proceduto alla proporzionale decurtazione dei posti di cui trattasi» ma non può non rilevare «la difficoltà ad assegnare alle istituzioni scolastiche risorse sufficienti ad assicurare la piena integrazione degli alunni disabili» e nel documento ribadisce «la necessità di richiedere ulteriori risorse necessarie per soddisfare le esigenze pregresse e nuove ,quest’ultime derivanti da nuove certificazioni e trasferimenti di alunni».
Dinolfo informa, inoltre, il direttore regionale delle proteste attualmente in atto a Messina e provincia, avvisando che «le stesse sono già approdate alla stampa locale e potrebbero concretizzarsi in azioni legali come già avvenuto lo scorso anno scolastico». Il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale ne fa anche una questione “campanilistica”, sottolineando che «l’assegnazione insufficiente dei posti penalizza notevolmente una provincia caratterizzata da una orografia tormentata ,dalla polverizzazione del territorio e dalle difficoltà di comunicazione in alcuni Comuni», sostenendo «che il prospetto diffuso con il decreto 13285 dell’ 08/08/2011 sembrerebbe avvantaggiare ,almeno apparentemente, altre province ( Catania Palermo e Siracusa)». Quella di Dinolfo è una presa di posizione importante, a sostegno della battaglia intrapresa da tutti i soggetti direttamente ed indirettamente interessati dai tagli regionali, dei quali domani si discuterà a Palazzo dei Leoni.
L’assessore provinciale alla Pubblica istruzione, Giuseppe Di Bartolo, ha invitato i componenti della 5^ Commissione consiliare, le organizzazioni sindacali del comparto Scuola e le Associazioni dei genitori degli alunni diversamente abili ad un incontro, in programma alle ore 10.30, in Sala Conferenze (ex Sala Giunta) , per concertare adeguate azioni di protesta contro il taglio di 117 posti di docenti di sostegno nella provincia di Messina. «Il docente specializzato nella didattica individualizzata di sostegno” – afferma l’assessore Giuseppe Di Bartolo – è il fulcro, il motore dell’azione didattico-formativa necessaria per il raggiungimento di tale obiettivo ed il dettato normativo italiano, all’avanguardia in Europa, lo sancisce con forza.
Purtroppo, incomprensibili ragioni, probabilmente di tipo economico-finanziario, impediscono, di fatto, almeno in alcune province siciliane, e Messina è tra queste, la realizzazione di propositi didattici coerenti con i bisogni.L’assegnazione di soli 180 posti di sostegno in organico di fatto, a fronte dei necessari 297, è intollerabile e fa precipitare il nostro territorio nella preistoria della pedagogia e della didattica.Ritengo, pertanto, necessario un incontro fra gli organismi in indirizzo al fine di concertare azioni di protesta, di lotta, nei confronti di quanti stanno, di fatto, calpestando il sacrosanto diritto all’emancipazione ed alla crescita della frangia più debole della società civile».(DLT)