I tir in transito da Messina pagheranno una tariffa simbolica di tre euro, anche quando utilizzeranno i porti del centro, sino ad ultimazione lavori nell’approdo di Tremestieri
Fumata bianca dall’incontro tra i rappresentanti della Fai (Federazione autotrasportatori italiani) e quelli dei Comuni di Villa e di Messina, quest’ultimo rappresentato dall’assessore alla mobilità Melino Capone. E’ stato, infatti, raggiunto un accordo che sembra accontntare tutti, almeno le parti sedute al tavolo. I tir in transito da Messina pagheranno un tariffa “simbolica” di tre euro (anziché trenta), anche quando utilizzeranno i porti del centro, sino a quando non saranno ultimati i lavori di ripristino delle invasature dell’approdo di Tremestieri. I mezzi pesanti continueranno così ad attraversare, senza costi onerosi, le principali e centralissime vie cittadine, come il viale Boccetta ed il viale Europa, dove in passato si sono spesso registrati lunghi incolonnamenti, che hanno mandato in tilt la circolazione proprio a causa del passaggio dei bisonti della strada. Nel corso dell’incontro, l’amministrazione comunale – fa sapere l’assessore Capone – si è impegnata con i rappresentanti degli autotrasportatori ad intervenire con le compagnie di navigazione per garantire la puntualità delle corse ed avviare il prima possibile i lavori per offrire ai conducenti dei mezzi pesanti i servizi minimi (servizi igienici decenti, punto ristoro etc) nelle aree di sosta della zona sud.
Risolto il problema con la Federazione autotrasportatori italiani resta aperta la battaglia legale con l’ Associazione imprese autotrasportatori siciliani, (AIAS) che ha già presentato un altro un ricorso al Tar del Lazio anche contro la nuova ordinanza («la seconda edizione») dell’ecopass. Secondo i legali dell’Aias , infatti, permangono i “vizi” della prima edizione, sostanzialmente stroncata dalla giustizia amministrativa. Gli autotrasportatori insistono: «la decisione di mantenere la Ztl anche sull’approdo periferico di Tremestieri appare illogica ed irragionevole; il ticket è stato concepito come una sorta di “tassa d’ingresso” da pagare al Comune di Messina per l’attraversamento della città». E ancora: «E’ evidente l’intento elusivo della “seconda edizione” dell’ecopass messinese, la quale perpetua quello che il Tar ha già qualificato come un “caso di scuola” di sviamento di potere».
Dai tavoli delle riunioni alle aule del Tribunale cambia poco: a pagare realmente “dazio” sono, da oltre 30 anni, i cittadini messinesi, costretti a convivere con i tir che quotidianamente percorrono le nostre strade segnando una schiavitù senza fine . (DLT)
e le spese legali fateli pagare e Buzzy…
…Altra presa per i fondelli vero??? Complimenti assessore ottima mediazione!!! Siete e sarete sempre la prima vergogna di questa città!!!Vergognatevi…