Vertenza Multiservizi, lavoratori incatenati. Ricevuto: «Avvieremo il servizio»

Vertenza Multiservizi, lavoratori incatenati. Ricevuto: «Avvieremo il servizio»

Vertenza Multiservizi, lavoratori incatenati. Ricevuto: «Avvieremo il servizio»

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venerdì 09 Settembre 2011 - 14:01

I dipendenti della società che si occupa della vigilanza venatoria in protesta da ieri. Il presidente della Provincia prova a gettare acqua sul fuoco

E’ una delle tante vertenze infinite di questa città. Per la precisione i lavoratori della ex Multiservizi, che operano nel servizio di vigilanza venatoria ed ambientale, attendono una soluzione da un anno e otto mesi. Tanto tempo, anzi, troppo. Così da ieri i lavoratori sono incatenati all’ingresso di Palazzo dei Leoni. «Sinora – sottolineano i segretari di Fai Cisl Calogero Cipriano, Flai Cgil Giovanni Mastroeni e Uila Uil Salvatore Orlando – abbiamo assistito soltanto a prese in giro. Abbiamo proposto diverse possibili soluzioni alla vertenza e, a turno, ci hanno sempre detto che non era possibile. Il 4 agosto scorso, al termine di tre giorni di occupazione dell’aula consiliare della Provincia, il presidente Ricevuto ha preso l’impegno ad effettuare la gara a trattativa privata per avviare il servizio. Anche perché il servizio di vigilanza venatoria è obbligatorio per legge e in questo momento la Provincia di Messina ne è sprovvisto». La decisione di incatenarsi all’ingresso del Palazzo provinciale è stata presa dai lavoratori a tempo indeterminato. Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil hanno chiesto immediatamente un confronto con l’amministrazione provinciale e, nel contempo, hanno inviato una nota al prefetto con la richiesta di un incontro urgente al quale partecipi anche il Presidente della Provincia. «Al prefetto – hanno scritto Cipriano, Mastroeni e Orlando – abbiamo ribadito come la Provincia di Messina sia obbligata per legge a far partire il servizio di vigilanza venatoria, considerato anche che la stagione della caccia si è già aperta da giorni».

Oggi sulla vicenda è arrivato l’intervento del presidente della Provincia Nanni Ricevuto: «In relazione al problema relativo all’avvio dell’affidamento del servizio di vigilanza venatoria ed ambientale, l’Amministrazione attiva, già da tempo ed in diverse circostanze, anche in forza dell’impegno assunto con le organizzazioni sindacali e con i lavoratori, ha espresso la volontà di avviare concretamente e con la necessaria tempestività il servizio di che trattasi. Agli uffici competenti è stato dato mandato a procedere per il perfezionamento degli opportuni atti nel rispetto della normativa vigente in materia. Sarà, pertanto, cura di questi ultimi, adottare tutte le iniziative necessarie per mettere in atto la volontà già espressa dall’Amministrazione». Nuove parole. Il punto è che i lavoratori, dopo più di un anno e mezzo, adesso vogliono i fatti.

Un commento

  1. Salvatore Vernaci 9 Settembre 2011 17:52

    Volere è potere.
    Evidentemente il Presidente della Provincia Regionale di Messina non ha mai voluto e né vuole risolvere quello che è un dovere dell’Ente, lasciando, per altro, inoperosi e disoccupati n. 45 Soggetti.
    La Provincia fa parte, ha quote sociali, compartecipa in una Società “ la Multiservizi S.p.A” (trasformata in MULTISERVIZI s.r.l. e scissa parzialmente in Vigilanza Venatoria e Ambientalista s.r.l.).
    La Società Vigilanza Venatoria e Ambientalista s.r.l.” , di cui la Provincia detiene delle quote sociali, ha nello statuto proprio la funzione di “assolvere al servizio di vigilanza della caccia e della pesca nelle acque interne”.
    Ora se la Provincia ha già l’Ente, la Società che deve svolgere tale compito, perché non avvia detto servizio?.
    Basta una semplice lettera dispositiva che inviti, formalmente, la“Vigilanza Venatoria e Ambientalista s.r.l.” ad attivare il servizio per l’anno 2011.
    Tale lettera dovrà essere accompagnata da una determina dirigenziale che impegni i nove dodicesimi dello stanziamento che era previsto nel bilancio 2010 sotto la voce “servizio di vigilanza della caccia e della pesca nelle acque interne “, visto che il bilancio 2011 ancora non è stato approvato.
    Ogni soluzione diversa non è possibile, fino a quando l’Ente Provincia fa parte della Vigilanza Venatoria e Ambientalista s.r.l. ed eventuali atti dirigenziali di affidamento ad altri Enti o Società del servizio sono illegittimi per violazione di legge.
    Tutte le altre soluzioni prospettate sono “aria fritta”

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