Alla luce della crisi di governo è stata chiesta ed ottenuta l'anticipazione dell'udienza
La battaglia anti-Rosatellum (una sorta di anti porcellum bis) è stata avviata a fine novembre 2018 ed è partita da Messina, anche stavolta “guidata” dall’ex senatore Enzo Palumbo. Nell’udienza del 22 febbraio di quest’anno il giudizio era stato rinviato all’udienza dell’11 ottobre per l’esame e la decisione.
Crisi di governo
Ma proprio il caos politico e la crisi di governo hanno probabilmente influito sulla decisione del presidente del Tribunale di Messina di anticipare a fine settembre la la discussione.
Il 25 settembre
“In relazione all’evolversi della situazione politica- spiega Palumbo- che poteva sfociare in elezioni anticipate entro l’anno, ho formulato istanza di anticipazione dell’udienza, e il Presidente del Tribunale di Messina, ha anticipato la trattazione del ricorso alla più vicina udienza del 25 settembre sempre per la trattazione e decisione. L’udienza si appalesa di particolare interesse specie in vista della possibile deliberazione circa la riduzione del numero dei parlamentari e della conseguente necessità di modifiche al Rosatellum in senso ulteriormente proporzionale, che risulterebbero incentivate da un esito positivo del ricorso con rimessione alla Corte Costituzionale delle cinque questioni di legittimità costituzionale sollevate in questo giudizio”.
Dopo l’impugnazione delle leggi elettorali Porcellum ed Italicum, censurate per vizio di costituzionalità dalla Consulta, anche la Rosatellum, era stata impugnata davanti al Tribunale di Messina, a fine novembre 2018 con ricorso in materia di tutela dei diritti elettorali, da alcuni cittadini, di area liberale, che hanno individuato nella legge elettorale in vigore rilevanti vizi di costituzionalità.
I messinesi
Nove sono i cittadini messinesi che hanno deciso di intestarsi la battaglia contro l’attuale legge elettorale, il primo tra tutti l’Avv. Enzo Palumbo, già senatore del Partito Liberale e membro del CSM, assieme al Prof. Avv. Alfonso Celotto di Roma, l’Avv. Antonio Gemelli, gli Avv.ti Giuseppe e Tommaso Magaudda, l’Avv. Andrea Pruiti Ciarello di Capo d’Orlando, il Prof. Pippo Rao, il Prof. Giuseppe Rocco Gembillo, il dott. Samuele Tardiolo, l’Avv. Francesca Ugdulena.
I rilievi
Molte sono le censure mosse dai ricorrenti al Rosatellum, nelle cinquantasei pagine del ricorso presentato al Tribunale di Messina e riguardano il travagliato iter parlamentare seguito per l’approvazione della legge elettorale, la violazione dei principi della sovranità popolare, della pari dignità e dell’eguale capacità politica ed elettorale, attiva e passiva dei cittadini ma riguardano anche la violazione dei principi di rappresentanza territoriale, garantita e tutelata dalla Costituzione con la previsione del voto personale, diretto ed eguale che, secondo i ricorrenti, il Rosatellum non garantirebbe per l’irragionevole e contraddittoria regolamentazione tra voto diretto e voto indiretto e per il meccanismo di trascinamento tra candidati, liste e territori diversi, che non sarebbero voluti dall’elettore.
Sotto accusa di incostituzionalità è anche il meccanismo di trasferimento del voto tra candidati uninominali e liste plurinominali.
E la sorpresa potrebbe venire dal Palazzo di giustizia dello Stretto.
Rosaria Brancato