La gara è stata espletata nel mese di giugno, ad aggiudicarsela una ditta di Palermo. Le operazioni non sono però ancora state avviate a causa di una differenza di vedute rispetto alle modalità di intervento
L’alluvione dello scorso 1.marzo, come tutti ricorderanno, ha ulteriormente aggravato la situazione di alcune zone del territorio cittadino già notevolmente “provate” dalla abbondante piogge autunnali. Tanti i villaggi rimasti isolati a causa delle frane che hanno reso impraticabili le strade di collegamento e di cui ancora oggi i cittadini pagano le conseguenze. Ne sanno qualcosa gli abitanti del villaggio di Salice, raggiungibile attraverso la Sp 51 Marmora-Salice, strada che proprio il 1 marzo venne interessata da un nuovo smottamento nella stesso punto in cui, nel 2010, si era già verificato un altro cedimento del costone collinare su cui non era stato predisposto alcun intervento.Il nubifragio ha dunque peggiorato la situazione: per tamponare il problema, dopo i lavori delle ruspe che hanno rimosso terra e detriti accumulatisi, è stata interdetta la circolazione ai mezzi pesanti, compresi quelli utilizzati per il trasporto pubblico. Facile immaginare i disagi degli utenti.
Nel mese di giugno, però, la vicenda sembrava sul punto di essere risolta: è infatti stata bandita la gara d’appalto, aggiudicata da una ditta di Palermo per la somma di 250 mila euro, e a distanza di qualche mese si è proceduto con la consegna dei lavori, il cui inizio era stato programmato a breve. Purtroppo però siamo arrivati al mese di settembre e di interventi per risistemare il versante collinare e la strada franata non vi è ancora traccia. Alla base dei ritardi sembrerebbe esserci un “diverbio” rispetto alle modalità di intervento, tra la direttrice dei lavori, l’architetto Anna Chiofalo, responsabile anche dei lavori effettuati sulla Strada Panoramica dello Stretto, e la società che ha vinto la gara: dal punto di vista tecnico, oltre alla realizzazione del muro di contenimento della parete collinare, si tratta di dover decidere se intervenire tramite il posizionamento di gabbioni nella parte sottostante l’arteria ceduta o se invece procedere attraverso un lavoro di palificazione. Ritardi tecnici a cui si sono sommate assenze e rinvii, dell’una e dell’altra parte, causa ferie estive. “Arbitro” della contesa sarà il dirigente del dipartimento Difesa suolo, Protezione civile e Viabilità, l’ing Celi, che nell’agenda degli impegni settimanali ha fissato anche un incontro con gli “attori” interessati. L’obiettivo è naturalmente quello di poter arrivare ad una mediazione prima di entrare nel cuore dell’autunno.
Sempre rimanendo in tema di strade, in mattinata a Palazzo Zanca un gruppo di consiglieri della VI circoscrizione (Giusy Feminò, Orazio Calapai, Carlo Rizzo, Nunzio Cardullo e Francesco Pagano) incontrerà il primo cittadino per avere alcuni chiarimenti sulla situazione della Strada Comunale Portella-San Michele, il cui restringimento della carreggiata, resosi necessario dopo il crollo di una parte dell’arteria, continua a creare enormi disagi ai residenti dei villaggi collinari, perché, così come nel caso della Sp51, è impossibile il passaggio dei mezzi pubblici. I rappresentanti di quartiere lo scorso 28 luglio hanno avuto un incontro con Buzzanca al quale hanno illustrato le oggettive difficoltà derivanti dalla “riduzione” stradale: nell’occasione il sindaco ha confermato l’impossibilità di procedere con un intervento risolutivo, perché al momento troppo costoso per le casse comunali, ma al tempo stesso ha garantito, così come richiesto dagli stessi consiglieri, un accurato lavoro di pulizia e scerbatura della strada…di cui però, a distanza di due mesi, continua a non esservi traccia. (E. De Pasquale)