Messina- "Ringrazio Zuccarello per averci dato modo di spiegare cosa abbiamo fatto in un anno". La replica di Zuccarello
Finora un terzo degli alloggi Amam occupati abusivamente è stato liberato. Su 18 immobili che nel settembre 2018 avevano scatenato le ire del sindaco perché occupate senza titolo, ne sono stati liberati e resi disponibili 5. E’ quanto spiega il presidente dell’Amam Salvo Puccio nel rispondere all’ex consigliere comunale Daniele Zuccarello che a distanza di un anno si era chiesto cosa avesse fatto De Luca dopo gli annunci.
Le case Amam occupate
“Voglio ringraziare Daniele Zuccarello che ha acceso i riflettori su una vicenda che ha davvero dell’incredibile- dichiara Puccio– quella delle case cantoniere di AMAM, lasciate nella disponibilità di ex dipendenti senza alcun onore contrattuale da parte degli stessi ed a carico di Amam e del Comune di Messina”
Gli ex amministratori distratti
Nel 2011 si era proceduto ad avviare le diffide agli occupanti degli immobili, intimandone la consegna, ma nonostante le sentenze definitive a favore dell’Amam, a quanto pare gli ex vertici dell’azienda non avevano proceduto con gli sfratti.
Nessun favoritismo
“Chi prima di noi amministrava Messina potrebbe dirci di più- continua Puccio- Il sindaco, il Cda Amam, con il forte impulso dell’ex consigliere Cerreti, ha seguito personalmente la questione ed ha operato per concludere ogni contenzioso e ritornare finalmente nella disponibilità degli immobili senza favoritismi ed immobilismo burocratico, da ricercare certamente altrove ed indietro negli anni ad altre amministrazioni, come stiamo parallelamente facendo”.
Il presidente spiega poi quanto si è fatto dal settembre 2018 ad oggi con l’obiettivo di liberare il maggior numero di immobili possibili tra i 18 occupati abusivamente.
Ad oggi, dei 18 immobili sono stati liberati n°5
Ecco i 5 alloggi liberati
• N.2 immobili rilasciati nel corso del 2019 grazie all’azione dell’amministrazione De Luca, dei quali uno si riferisce alla metà della “Villa” citata dal Zuccarello e recuperati euro 8.000,00
• N.2 immobili, già liberati precedentemente, erano stati successivamente occupati abusivamente ed è stato richiesto un sopralluogo effettuato da parte della polizia municipale per il relativo sgombero.
• N. 1 immobile rilasciato e riconsegnato al Comune il 19/09/2018 grazie alla mediazione dell’amministrazione De Luca e per il quale non è stato possibile recuperare nulla in quanto defunto l’assegnatario dell’immobile e non perseguibili i parenti occupanti in quanto non eredi.
I 7 da ristrutturare
Ulteriori 7 immobili ad oggi sono liberi e nella disponibilità del Comune che, purtroppo, dovrà intervenire per la loro agibilità visto che il rilascio spontaneo precedente era stato fatto senza richiedere alcun onere aggiuntivo per le casse comunali agli allora occupanti. Sono in corso le stime economiche finalizzate in tal senso.
Restano da liberare n°6 immobili
I 6 da liberare
• N.2 immobili per cui è in corso mediazione civile proposta dall’amministrazione De Luca ed uno dei quali si riferisce all’altra metà della “Villa” citata da Zuccarello
• N.1 per il quale è stato promosso atto di precetto esecutivo dall’Amministrazione De Luca il 10 di settembre 2019;
• N.1 contenzioso in atto – prossima udienza nel febbraio 2020
Risultano agli atti assegnazioni per i restanti immobili:
• N.1 assegnato a dipendenti in servizio per custodia e guardiania magazzino aziendale
• N.1 assegnato con ordinanza comunale a dipendenti in servizio AMAM per guardiania
Per questi ultimi si stanno verificando gli atti sulla regolarità delle assegnazioni stesse.
Nessun smemorato
“Siamo certi che quanto su esposto abbia chiarito i dubbi di Daniele Zuccarello al quale, si ripete, si vogliono porgere i ringraziamenti per averci dato la possibilità di comunicare un aspetto dell’azione amministrativa del Sindaco che non era stato adeguatamente pubblicizzato e che, come si vede, il Sindaco non ha aveva assolutamente dimenticato“.
LA CONTROREPLICA DI ZUCCARELLO
Nel mostrare tutto il nostro apprezzamento per l’immediata risposta che il Presidente di Amam ha dato corre l’obbligo per quanto riferito chiedersi: come mai dei soli 5 appartamenti liberati su 18, solo 1 risulta sia stato riconsegnato al comune e quindi messo a disposizione dell’Agenzia per il Risanamento, lasciando in giacenza e inutilizzati ingiustificatamente gli altri 4.
Mi chiedo poi perché tre appartamenti, allo stato attuale, risultino abitati da dipendenti di AMAM in servizio, facendo configurare l’idea di un benefit ingiustificato soprattutto trattandosi di 2 immobili vicini ai magazzini di proprietà dell’ente, già videosorvegliati e controllati dallo stesso. Risulta incomprensibile come un dipendente che si occupi di amministrazione, sulla base di una delibera di 30 anni fa, possa occupare l’ulteriore immobile vicino a un serbatoio automatizzato e autosufficiente, che quindi che non necessita né di controlli né di guardiania.
Infine vorremmo comprendere se ci sono immobili occupati da dipendenti andati in pensione che senza titolo continuano a occuparli senza essere stati messi in mora.
Sono convinto che non si tratti di favoritismo ma di distrazione.
Sarebbe inoltre bello capire i criteri per cui, alcuni dipendenti, godono di questi benefit rispetto ad altri. Di certo, oltre all’energia elettrica, l’acqua non la paga!