I giudici del Tribunale hanno condannato ad un anno e due mesi per falso la professoressa Paola Radici Colaci, docente della facoltà di Lettere dell’Università di Messina. Secondo l'accusa avrebbe fatto parte della commissione di un concorso nel quale era candidato un collega con il quale aveva in corso un contenzioso davanti al Tar di Catania. La pena è stata sospesa.
I giudici della seconda sezione penale del Tribunale hanno condannato
ad un anno e 2 mesi, per il reato di falso, la professoressa Paola Radici Colace, docente della facoltà di Lettere dell’Università di Messina. La professoressa Radici Colace è stata, invece, assolta dall’accusa di abuso d’ufficio.. Il PM Maria Pellegrino aveva chiesto la condanna ad un anno e 4 mesi. I giudici hanno disposto la sospensione della pena. Il procedimento nasce da una denuncia del professor Antonino Grillo, che il 12 dicembre 2003, venne dichiarato non idoneo al concorso per professore di prima fascia per il settore scientifico disciplinare di Filologia classica, bandito dall’Università di Catania nel dicembre del 2002.
Della commissione, nominata dal rettore di Catania, faceva parte anche la prof. Radici Colace. Secondo l’accusa la docente avrebbe dichiarato nel verbale di commissione che non sussistevano cause di astensione nei confronti del professor Grillo. In realtà la professoressa Colace era parte resistente in un ricorso al Tar di Catania che il professor Grillo aveva presentato nel 2000 per una vicenda legata alla scuola Sissis dell’Università di Messina. Quindi tra i due docenti era in atto un contenzioso amministrativo e dunque la professoressa Colace non avrebbe potuto far parte di una commissione in cui avrebbe dovuto giudicare il professor Grillo.