La campagna, nata grazie all’impulso di padre Antonio Garau e di tanti studenti siciliani, ha ottenuto l’adesione del comune di Milazzo. L’obiettivo primario sarà contrastare l’emigrazione giovanile dalla Sicilia.
“Si resti arrinesci”. Letteralmente “se rimani, riesci”. Questo lo slogan della campagna abbracciata dal comune di Milazzo, che con una delibera si impegna a contrastare l’emigrazione giovanile dalla Sicilia.
Gli impegni della giunta mamertina
La giunta del comune mamertino, dopo aver approvato la proposta dell’assessore Pierpaolo Ruello, si impegnerà a mettere in campo “tutte le iniziative utili a contrastare l’emigrazione giovanile siciliana, anche destinando risorse che possano rilanciare l’economia e l’occupazione, con particolare riguardo alle fasce giovanili”. L’impegno riguarderà anche la partecipazione dei giovani alla politica, con la volontà “di attivare un processo di partecipazione che faciliti il protagonismo politico dei giovani siciliani e la possibilità di costruire progettualità capaci di offrire un futuro alla propria terra”.
L’adesione del comune riguarderà anche la manifestazione prevista per il prossimo 25 ottobre, a Palermo presso Piazza Verdi.
Restare, piuttosto che partire
La campagna “Si resti arrinesci” nasce grazie all’impulso di tanti giovani studenti, di docenti, associazioni e gruppi locali potendo contare anche sulla partecipazione del “movimento delle valigie di cartone” di padre Antonio Garau.
La scelta dello slogan non è casuale, strizza invece l’occhio al più conosciuto detto “cu ‘nesci, arrinesci” ovvero “chi esce, riesce”. Un modo di dire spesso utilizzato per affermare che chi lascia la propria terra, il sud, riuscirà a fare fortuna. “Si resti arrinesci” indica invece l’esatto opposto, se rimani riuscirai ad avere successo. Un messaggio semplice che, tuttavia, racchiude l’essenza dell’iniziativa.
Dalla disoccupazione alle istituzioni
L’obiettivo principale è accendere i riflettori proprio sull’abbandono della propria terra in cerca di fortuna. Sono tanti i temi che la campagna vuole portare alla luce, ad iniziare dall’alto tasso di disoccupazione alle condizioni della scuola e delle università. Proprio su quest’ultimo punto la campagna si concentra anche nel denunciare le condizioni di molti insegnanti, costretti a partire per svolgere il proprio lavoro. Anche il tema della politica e della necessità di una maggiore presenza sul territorio, a favore dei giovani, sarà parte integrante dell’iniziativa.
Dai giovani, per i giovani
“Solo noi giovani possiamo fermare l’emigrazione forzata –scrivono i portavoce della campagna sulle pagine social dedicate- Per farlo, però, non basterà soltanto mettere un X su una scheda elettorale ogni cinque anni. Per farlo dobbiamo ripartire da noi”.
I giovani per i giovani, dunque, per una Sicilia che non deve più essere terra da lasciare bensì terra nella quale restare e creare il proprio futuro.