Dopo l’eliminazione in Coppa Italia contro la Nissa, i giallorossi devono tornare alla vittoria in campionato opposti alla sorpresa di inizio stagione del torneo. Rientrano Corona e Coulibaly, rebus under
L’eliminazione dalla Coppa Italia ha lasciato strascichi in casa Acr Messina. Non tanto per l’addio alla competizione ma più per quanto fatto vedere in campo. La squadra, dopo il ko maturato contro la Nissa mercoledì, è chiamata ad una pronta reazione per dimostrare tutto il proprio valore. Al San Filippo arriva il Palazzolo, uno dei peggiori avversari. I siracusani sono infatti imbattuti in campionato e hanno il miglior attacco del torneo lontani dal proprio stadio. La squadra guidata da Anastasi è, di fatto, la sorpresa di questo inizio di stagione.
Bertoni vuole però riprendere il cammino interrotto a Caltanissetta, dove è maturata la prima sconfitta della sua gestione. Ai quattro punti maturati con Acireale e Serre Alburni e alla buona prova mostrata nella Valle del Cilento, si è contrapposta la deludente sconfitta infrasettimanale. Ecco perché i giallorossi sono chiamati a far vedere di che pasta sono fatti. Servirà, chiaramente, l’unione tra le componenti. In primis l’appoggio della società, che dovrà sostenere in maniera compatta la squadra e spingerla alla vittoria. Chiaramente fondamentale il ruolo della tifoseria: è nei momenti più difficili che i sostenitori devono trasmettere carica e voglia a chi scende in campo. Tutti, insieme, dovranno aiutare l’undici che sfiderà il Palazzolo, mettendo da parte ogni polemica.
Non è facile al momento ipotizzare la formazione che Bertoni sceglierà. Il rientro di Giorgio Corona, che ha scontato le due giornate di squalifica, potrebbe far propendere per uno schieramento che maturi dal 3-4-2-1 di queste prime tre gare al 3-5-2 classico marchio dell’ex difensore. Resta però il nodo under. Certi sono Rossi Pontello, Caldarella e Coulibaly, che tornerà titolare avendo superato i problemi fisici. Per il quarto posto sembra esserci un ballottaggio tra il difensore Impagliazzo e l’attaccante Agate. Qualora dovesse essere scelto il primo, resterebbe fuori nei tre di difesa uno tra Criaco, Occhipinti e Lo Piccolo, liberando un posto sulla trequarti che potrebbe essere occupato da Profeta, Catania o Cocuzza. Ma non solo escluse altre soluzioni che possano aggiungersi a queste due. Il tecnico ha l’imbarazzo della scelta e dovrà trovare la giusta formula per portare a casa il risultato.