Fidel Castro visto dal giornalista Gordiano Lupi

Fidel Castro visto dal giornalista Gordiano Lupi

francesco musolino

Fidel Castro visto dal giornalista Gordiano Lupi

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domenica 30 Ottobre 2011 - 09:02

Il giornalista Gordiano Lupi firma "FIDEL CASTRO – Biografia non autorizzata", A.Car (Milano, 2011) – Pag. 250 – Euro 15,00

Fidel Castro è sempre stato un brillante parlatore, un uomo erudito e colto. Oratore spigliato che esprimeva concetti importanti con proprietà di linguaggio, travolgente e coinvolgente con i suoi interlocutori. Un vero e proprio capo di grande personalità e magnetismo capace di ipnotizzare le masse e ricevere consensi. Non ha mai accettato la sconfitta, è sempre stato testardo fino alle estreme conseguenze e non si è mai dato per vinto. Non ha mai amato la disciplina, si è sempre sentito padrone di se stesso, non si è mai iscritto a un partito e non ha mai voluto sottostare a regole gerarchiche e formalismi. La sola persona che ha influenzato la sua indipendenza è stata Celia Sánchez, consulente rivoluzionaria, donna fidata e amante sulla Sierra. Fidel ha avuto un’educazione cattolica, ma in vita sua si é comportato nei modi più assurdi nei confronti dei culti religiosi, arrivando a vietarli dopo il trionfo della rivoluzione e rinchiudendo preti e santéros nelle famigerate UMAP (veri e propri lager per antisociali). In tempi recenti Fidel si è riavvicinato alla religione e la visita di Papa Giovanni Paolo II all’Avana ha rappresentato un evento storico. Fidel è sempre stato un pragmatico, ha sempre fatto ciò che più gli conveniva, plasmando idee e rapporti secondo le necessità del momento. Non è mai stato razzista, anzi ha contribuito a smussare il razzismo strisciante presente a Cuba. Non è mai stato un marxista ortodosso, la rivoluzione cubana è la sua rivoluzione, il movimento di pensiero nato dalla sua forte personalità di caudillo latinoamericano.

Gordiano Lupi (Piombino, 1960). Collabora con La Stampa di Torino. Traduce gli scrittori cubani Alejandro Torreguitart Ruiz, Yoani Sánchez, Felix Luis Viera ed Heberto Padilla. Ha pubblicato molti libri monografici sul cinema di genere italiano per la casa editrice romana Profondo Rosso. Collabora con www.tellusfolio.it curando rubriche su Cuba, cinema italiano e narrativa italiana. Tra i suoi lavori più recenti: Cuba Magica – conversazioni con un santéro (Mursia, 2003), Un’isola a passo di son – viaggio nel mondo della musica cubana (Bastogi, 2004), Almeno il pane Fidel – Cuba quotidiana (Stampa Alternativa, 2006), Mi Cuba (Mediane, 2008), Fellini – A cinema greatmaster (Mediane, 2009), Sangue Habanero (Eumeswil, 2009), Una terribile eredità(Perdisa, 2009), Per conoscere Yoani Sánchez (Il Foglio, 2010), Velina o calciatore, altro che scrittore! (Historica, 2010), Tinto Brass, il poeta dell’erotismo (Profondo Rosso, 2010), Storia del cinema horror italiano – vol. 1 Il Gotico (Il Foglio, 2011). Cura la versione italiana del blogGeneración Y della scrittrice cubana Yoani Sánchez e ha tradotto per Rizzoli il suo primo libro italiano: Cuba libre – Vivere e scrivere all’Avana (2009). Pagine web: www.infol.it/lupi.

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