Alla fine costanza e perseveranza hanno dato i loro frutti.
Anche le nostre palme in pieno centro, non solo nella periferia, presentano i segni dell’attacco del Punteruolo rosso.
Certo, lo sforzo è stato considerevole tanto quanto l’impegno economico sostenuto. Bisogna dare atto che non deve essere stato semplice riuscire in questa impresa, soprattutto per la chiarezza e la semplicità delle direttive contenute nei Piani Nazionali e Regionali di lotta obbligatoria all’insetto.
Non deve essere stato facile individuare con tanta attenzione il periodo errato per eseguire le potature sulle palme, ancora più difficile la scelta di prodotti che non hanno alcuna efficacia contro l’insetto e, soprattutto, andare a tagliare proprio le foglie verdi di esemplari sani sapendo che le sostanze volatili attirano il curculionide.
L’apoteosi è stata raggiunta dall’emissione dell’Ordinanza Sindacale n. 93 del 22.04.2011 con la quale si sarebbero dovuti sanzionare sia i lavori eseguiti sugli esemplari di Piazza Municipio nel mese di febbraio (prima dell’Ordinanza) sia la manutenzione dei giardini di Palazzo Piacentini (dopo l’Ordinanza stessa).
Per non parlare dell’impegno di spesa che (per quanto appreso dalla stampa) ammonta a 60.000,00 Euro.
Fondi miracolosamente reperiti nonostante la litania del “non possiamo fare niente perché non ci sono i soldi”.
Solo la scelta dell’esperto sarà stata facile “chi ha annientato le più belle piante della città? prendiamolo subito!”.
Questa è la vera impresa epocale!
Oggi si raccolgono i frutti di tanta applicazione; infatti, almeno due palme di grande sviluppo in pieno centro cittadino presentano tutti i sintomi dell’attacco (*).
Ancora oggi sarebbe possibile salvarle ma si annienterebbe l’opera epocale messa in atto per favorire l’arrivo dell’insetto.
Molti soldi pubblici e tanto impegno per distruggere quel poco di verde rimasto ma alla fine ci sono riusciti, hanno risolto il problema del verde urbano!
Una strategia vincente: eliminato il verde eliminati i problemi ed i costi della sua gestione! Una precisa scelta politica, l’avrebbero potuto dire subito così nessuno avrebbe perso tempo a protestare!
(*)Dove? chiedetelo ai loro esperti.
Ricordo 2 ann fa un bel convegno all’orto botanico e l’intervento di esperti dell’università di Palermo che gà affrontava da tempo il punteruolo rosso. Una gran bella spiegazione scientifica, tante risoluzioni tecniche e una attenta occhiata alla prevenzione…Vedo che al solito sono parole al vento…Che senso ha, parlare di un male se poi, non si fa nulla per evitare di ammalarsi o si fa una cura inadatta che preclude la guarigione?