In occasione della seduta congiunta di Consiglio provinciale e comunale, il numero uno di Palzzo dei Leoni non si è mai mosso dalla sedia ed alla fine è riuscito anche a non fare approvare l’ordine del giorno presentato dai consiglieri provinciali di Pd, Udc ed Mpa. Oggi nuova seduta per approvare un documento condiviso da inviare al neo governo Monti ed attraverso il quale rivendicare fondi per la messa in sicurezza del territorio
Appartengono allo stesso partito, il Popolo delle Libertà. Entrambi vengono spesso presi di mira dai loro avversari politici ma anche dai loro alleati, soprattutto centristi. Sia l’uno che l’altro guidano le rispettive amministrazioni da giugno 2008. Stiamo, ovviamente, parando del sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca e del presidente della Provincia regionale Nanni Ricevuto, così vicini per area di appartenenza e così distanti per modus operandi ed atteggiamento politico da non poter non sottolineare la differenza. Che è balzata agli occhi di tutti anche ieri in occasione della seduta congiunta del Consiglio comunale e del Consiglio provinciale, convocata su iniziativa del consigliere provinciale del partito democratico Pippo Rao. Una seduta fiume che ha registrato le partecipazione in aula dei deputati nazionali Francesco Stagno D'Alcontres, Enzo Garofalo e Francantonio Genovese; dei parlamentari regionali, Filippo Panarello, Giuseppe Picciolo, Franco Rinaldi; dei sindaci di San Fratello, Salvatore Sidoti Pinto; Sant'Angelo di Brolo, Basilio Caruso; Itala, Antonio Miceli; e Scaletta Zanclea, Mario Briguglio; e decine di interventi da parte dei consiglieri provinciali e comunali, il cui numero si è assottigliato con il trascorrere delle ore, ben sei, per poi concludere la seduta con un nulla di fatto L’assise, infatti, è stata aggiornata a stamattina , nella speranza di trovare l’intesa su un documento unitario da spedire al neo governo Monti ed attraverso il quale rivendicare con forza ed in maniera unitaria i fondi per la messa in sicurezza dei territori della nostra provincia . Ma torniamo alla seduta di ieri e a Buzzanca e Ricevuto. Il primo, da sempre “allergico” all’aula consiliare di Palazzo Zanca, dove siedono troppi nemici politici, si è reso “protagonista” di una fugace comparsata , giusto il tempo dell’intervento – seguito anche dal suo legale Marcello Scurria, ormai onnipresente al fianco del primo cittadino – e poi via veloce. Ricevuto invece, arrivato puntualissimo all’appuntamento, non solo non si è mai mosso dalla sedia, ma è intervenuto, ha risposto a chi lo ha attaccato, non si è sottratto al confronto ed alla fine è riuscito anche a non fare approvare l’ordine del giorno presentato dai consiglieri di casa sua, palazzo dei Leoni, appartenenti a Pd, Udc ed Mpa, che in quel documento lo attaccavano ritenendolo responsabile di un «atteggiamento fideistico» nei confronti dell’ormai ex Governo Berlusconi (VEDI ARTICOLO COPRRELATO) . Al momento di decidere se procedere a votazione (per la quale, va detto, mancava il numero legale), Ricevuto ha preteso una riunione a porte chiuse con i rappresentanti provinciali , facendo cambiare idea anche a chi quel documento lo aveva firmato e sostenuto sino a qualche minuto prima . Spaesati, senza idee e soprattutto senza un reale punto di riferimento i consiglieri comunali, pochissimi quelli rimasti in aula sino alla fine, che hanno di fatto subito le scelte dei colleghi della provincia, condizionate a loro volta dall’indiscutibile carisma di Ricevuto, che incassa pugni da tutte le parti ma non va mai giù al tappeto e, alla fine, la spunta sempre. Comunque la si pensi su Ricevuto e si giudichi il suo operato in qualità di amministratore della Provincia, non gli si può non riconoscere il coraggio di affrontare a viso aperto anche le situazioni più ingarbugliate e di guardare negli occhi i suoi avversari . Lo stesso non si può certo dire di Buzzanca, che sfugge al confronto e poco dialoga con gli avversari ma anche con gli alleati che siedono in Consiglio comunale , nei confronti dei quali dimostra , ogni volta, poco rispetto. Ma, forse, i troppi impegni dovuti al doppio incarico , non gli consentono di perdere tempo nei banchi del Consiglio comunale. (DLT)
FOTO STURIALE
buzzy fa spesso così, è indisponente. lo fa anche nelle cerimonie a cui è invitato, anche quando ci sono “ospiti” importanti, magari con una carica istituzionale ben più alta della sua.
A volte è questione di stile e di educazione, senza andare troppo lontano con discorsi politici o istituzionali.