Forte la denuncia dell’Adasc
Milazzo sommersa da acqua, fango e con uno sgradevolissimo odore.
E’ ciò che denuncia da ieri l’Adasc, (Associazione per la Difesa dell’Ambiente e della Salute dei Cittadini), l’Associazione Scarabeo E20, l’Associazione La Tribù e l’Associazione Deka Eventi.
“Siamo costretti a restare chiusi in casa, ci hanno tolto la libertà di vivere e di respirare”, dichiara il presidente dell’“A.D.A.S.C.” Giuseppe Maimone.
“Siamo invasi- prosegue Maimone- da odori molesti che stanno creando problemi ai cittadini come bruciore agli occhi, problemi respiratori ecc. Si ha l’impressione di trovarsi all’interno dello stabilimento industriale. Continuo a ricevere decine di telefonate di cittadini allarmati”.
I rappresentanti delle associazioni vogliono chiarezza e pretendono di essere tutelati, in quanto i milazzesi e gli abitanti della Valle del Mela non possono più vivere in un ambiente insalubre, dove giornalmente sono a contatto con centinaia di agenti inquinanti che provocano, senza dubbio, gravi problemi alla salute.
Arriva oggi la risposta dell’amministrazione, che informa la cittadinanza che, nonostante l’emergenza causata dalle forti precipitazioni, sin dalle prime ore di ieri sono state attivate tutte le procedure d’urgenza per i forti odori che hanno invaso la città.
E’ stato immediatamente allertato l’Ufficio Speciale Sportello unico zone ad alto rischio ambientale, l’Arpa, la Provincia regionale di Messina, le forze dell’ordine e la Procura della Repubblica.
Nella stessa mattinata l’Arpa ha dato comunicazione di un immediato controllo in rete, in cui si rilevano presenze in atmosfera di idrocarburi non metanici ed un’alta ed anomala presenza di metano. La stessa ARPA ha deciso, di comune accordo con l’Amministrazione comunale, di condurre ulteriori controlli in loco al fine di identificare con maggiore precisione, attraverso le due centraline fisse del territorio di Milazzo, ulteriori ed eventuali altri inquinanti che hanno causato i forti odori presenti.
Contestualmente l’Amministrazione ha invitato EniGas a monitorare il territorio per una eventuale dispersione di gas metano nell’ambiente. Le procedure sono state rallentate a causa delle difficoltà di collegamento con la città da parte delle squadre inviate sul posto.
Intanto per venerdì 25 novembre, alle ore 10.00, è stato convocato un tavolo tecnico da parte dell’Ufficio Speciale con l’intervento della Provincia Regionale, dell’Arpa, dell’ASP e delle industrie della Valle del Mela.