A proporre Plebe come esperto al seminario europeo è stato un altro messinese, Fabrizio Provenzano: "Dobbiamo valorizzare le eccellenze di Messina"
“Non dobbiamo mai cessare di pretendere che è l’Intelligenza Artificiale a servire le persone, non l’opposto”. Così sottolinea il professor Alessio Plebe, docente del Dipartimento di Scienze cognitive, psicologiche e pedagogiche dell’Università di Messina, al Seminario sull’ Intelligenza Artificiale che si è svolto al Consiglio d’Europa di Strasburgo.
Esperti da tutto il mondo
L’evento ha visto la partecipazione di esperti provenienti da tutto il mondo e personalità importanti come Corina Calugaru, Ambasciatrice della Moldavia e la collaborazione di giovani partecipanti da tutta Europa che lavorano nel campo dell’Intelligenza Artificiale. Il seminario ha voluto volgere lo sguardo alle priorità da dare in ottica futura, dal lavoro alle politiche giovanili, dall’accesso ai diritti all’impatto democratico.
Eccellenze di Messina
A proporre Plebe come esperto all’interno del Seminario è stato Fabrizio Provenzano (già referente del Comitato “Messina in Azione” e stagista messinese presso l’Istituzione Europea che si occupa di Democrazia, Stato di Diritto, e Difesa di Diritti Umani) che, incaricato della ricerca degli esperti nel settore ha scelto di valorizzare l’eccellenza della sua città.
“Una piccola modifica può cambiare ogni cosa nella nostra vita”, continua Plebe analizzando la storia dell’Intelligenza Artificiale. Il professore ha esaminato i quattro aspetti più importanti della connessione tra Intelligenza Artificiale e Diritti Umani nell’ottica del diritto alla vita: il diritto a sopravvivere durante le guerre, il diritto a sopravvivere ai cambiamenti climatici, il diritto alla sicurezza nelle strade e il diritto a vivere felici.
“Non guardiamo al cambiamento come se fosse una minaccia – conclude Plebe – ma come un’opportunità.”