All’attenzione della redazione di Tempostretto.it è giunta una lettera scritta da Giorgia Abate del Clan SoleLuna del Gruppo Scout Messina 2, di seguito pubblicata. Strade dissestate,zone degradate,mancanza di verde pubblico!…Quante volte ci ritroviamo a desiderare una città migliore? Quante volte ci meravigliamo nel vedere una zona dall’alto valore ambientale totalmente immersa nel degrado? Sono proprio queste le domande che hanno spinto il Clan SoleLuna del gruppo scout del Messina 2 a indagare su questi problemi,a non accontentarsi di essere spettatori o peggio vittime, ma a voler agire col desiderio e la determinazione di poter cambiare qualcosa.
Partendo da un’analisi anche storica del Piano Regolatore e col cuore vicino a chi ancora in questi giorni come già nel 2009 è vittima del dissesto del nostro territorio, abbiamo voluto approfondire i deficit della nostra città, risalendo alle cause e proponendo alternative. Da tutto questo lavoro abbiamo raggiunto la consapevolezza che oltre ai dissesti oggettivi, c’è qualcosa di più profondo che blocca la nostra città: la mancanza da parte nella maggior parte di noi di buon senso e di amore per Messina. Quanti cittadini infatti parcheggiano sulle strisce pedonali o negli stalli riservati ai disabili; oppure non hanno problemi nel continuare a buttare l’immondizia fuori dal cassonetto o peggio nei torrenti, in mezzo alle strade, nelle aiuole o sulle spiagge; o ancora nel nome del vero amore o della propria ribellione sentono il bisogno di imbrattare muri o monumenti. Dopo mesi di ricerche, approfondimenti e interviste a chi, sia sul piano tecnico che amministrativo ne sa più di noi, abbiamo cercato di immaginare una Messina nuova e diversa, fatta di parchi dove i giovani possano rilassarsi, studiare, ascoltare musica; fatta di strade sulle quali poter camminare sicuri, senza la paura di bucare una ruota o di inciampare in una mattonella del marciapiede messa male; fatta di case in cui poter trovare riparo dalla pioggia e dal vento senza che questi possano creare tanto dolore!
Le nostre speranze,in questo momento, sono “impregnate” in tre installazioni sulle seguenti tematiche: “verde pubblico e abuso edilizio”, “barriere architettoniche e strade”, “zona falcata e zone alluvionate”. Abbiamo quindi pensato di collocare questi nostri lavori in giro per il nostro quartiere, realizzando così una mostra “sparsa” dal titolo “Messina: dal piano regolatore al piano riqualificatore”. I nostri lavori saranno esposti, fino al 6 gennaio 2012 presso la sede del V quartiere, nella parrocchia di San Francesco d’Assisi e al bar Rizzo sul viale Regina Elena. Abbiamo immaginato di spargere le nostre opere in giro in modo che , nel tragitto tra l’una e l’altra opera, chi volesse possa avere l’opportunità anche di guardarsi intorno e riflettere un po’ su quanto da noi presentato.