Il sindaco Danilo Lo Giudice ha incontrato i cittadini in piazza Municipio per il consueto brindisi di inizio anno
S. TERESA – “Buono e disponibile con tutti ma quando ci sono in gioco le esigenze della mia comunità non mi fermerò di fronte a niente e nessuno”. Lo ha ribadito il sindaco Danilo Lo Giudice ai suoi concittadini durante il tradizionale brindisi di inizio anno in piazza Municipio. All’appuntamento era presente anche il suo predecessore, oggi sindaco della città metropolitana di Messina, Cateno De Luca.
L’occasione è stata utile per tracciare un bilancio dell’attività amministrativa svolta durante il 2019. “Un anno complicato – lo ha definito Lo Giudice – perché è stato il primo in cui ho rivestito il doppio ruolo di sindaco e deputato regionale. Ho dovuto organizzare la mia vita diversamente e ringrazio la mia squadra di governo e i consiglieri comunali che mi hanno supportato e sopportato. Insieme siamo riusciti a fare tante cose, come i lavori al campo di calcio che speriamo di poter inaugurare in primavera, i lavori di ampliamento della strada delle ex cooperative Moira e Massarenti e tanti altri interventi”.
Per l’Amministrazione comunale l’anno che si è appena aperto sarà cruciale. “Manderemo in appalto lavori per quasi 20 milioni di euro”, ha annunciato il sindaco Lo Giudice. Dai 3 milioni per rimettere a nuovo la scuola elementare “Felice Muscolino” ai 10 milioni e mezzo per i lavori di difesa costiera. Passando dai 3 milioni del bando Periferie (con interventi che riguarderanno la frazione Giardino, la palestra di Bucalo e l’ex Pretura che diventerà un polo socio-sanitario), ai 700mila euro per la ristrutturazione del palazzo municipale, al mezzo milione per il recupero dell’ex caserma della Guardia di Finanza, ai 700mila euro per ampliare l’impianto di videosorveglianza del territorio comunale.
I volantini anonimi
Lo Giudice ha dedicato un passaggio del suo intervento ai volantini anonimi che da qualche tempo vengono fatti girare in paese. “L’ultimo – ha spiegato – è relativo a bollette per l’energia elettriche che non sarebbero state pagate per un ammontare di 187mila euro. Come al solito si tratta di falsità perché le cose non stanno così. Semplicemente, nel passaggio da un gestore all’altro le compagnie hanno fatturato due volte la stessa fornitura. Ed è ovvio che pagheremo solo quanto realmente dovuto”.