Nominati anche i responsabili provinciali
Il primo incontro ufficiale della Lega Sud Sicilia, che si è svolto nei giorni scorsi all’hotel Federico II di Enna, ha eletto Graziella Manno come coordinatore regionale del partito. Sarà affiancata da un ufficio di presidenza composto dal presidente della Lega Sud Sicilia, il siracusano Ciccio Midolo, dalla catanese Laura Amata, responsabile dell’organizzazione e dalla palermitana Marina Sorrentino.
Nella stessa occasione sono stati nominati i coordinatori di quattro province. Per Palermo ci sarà Beppe Cannizzaro, a Messina Daniela Di Ciuccio, a Catania, Salvo Marischi e per Agrigento, Nino Sguali. Siracusa e Enna sono temporaneamente coperte dal presidente e dal coordinatore regionale. Nelle prossime settimane il partito promuoverà degli incontri con le altre forze politiche e chiederà un confronto con il governatore Nello Musumeci.
Chi è Graziella Manno neo coordinatrice della Lega Sud Sicilia
Graziella Manno, nata a Catania nel 1970, vive a Enna e lavora presso Riscossione Sicilia spa. Coltiva da anni l’interesse per la politica. Nel 2018 è stata socio sostenitore della Lega Salvini Premier. «La Lega Sud – ha dichiarato la neo coordinatrice regionale Graziella Manno – si pone fuori dagli schemi tradizionali destra-sinistra. Il nostro obbiettivo è porre la questione Sicilia, e in generale quella di tutto il Sud, al centro del dibattito politico. Oggi. – conclude – per rispondere alle aspettative dei siciliani non vedo futuro se non quello di avviare un nuovo partito che affermi con più incidenza l’autonomia siciliana».
Storia e obiettivi del movimento
Il movimento autonomista federalista della Lega Sicilia, presieduto dall’imprenditore siracusano, Ciccio Midolo, fa parte del movimento politico federale Lega Sud, fondato a Roma il 23 febbraio 1990, e ne costituisce l’organizzazione nazionale per l’Isola. Il simbolo del movimento è un cerchio racchiudente il profilo dell’Italia meridionale e della Sicilia con, a lato, la figura di un guerriero mitico. Il movimento si prefigge la trasformazione dello Stato centralista italiano in uno stato federale da perseguire con metodi democratici ed elettorali.