Il parlamentare Pd manda un messaggio ai naviganti: "Il cambio di passo votato lunedì è frutto di un'opposizione costruttiva"

Accusato da Articolo Uno e da una parte del Pd di aver fatto da “puntello” al sindaco De Luca grazie ai sì dei consiglieri che a lui fanno riferimento, il parlamentare Pd Pietro Navarra replica e, con stile, non le manda a dire.

“Non una sconfitta, un successo”

L’ex Rettore non si limita a replicare alle contestazioni ma rivendica nel documento stravolto rispetto a quello iniziale un successo suo e dei moderati. Con i “no” a prescindere e senza i conti in ordine non si va avanti. E il cambio di passo nella versione votata lunedì è frutto di un’opposizione costruttiva, spiega in sintesi Navarra.

“De Luca cambia il passo non noi”

“Ho sempre tenuto in considerazione le opinioni altrui e, pertanto, rispetto anche quanto dichiarato dagli esponenti messinesi di Articolo 1- si legge nella replica– A differenza loro, vengo da una cultura moderata, cattolica e liberale. Accetto la diversità di vedute, ma mi dispiacciono le considerazioni vuote e non supportate da fatti. Vorrei ricordare loro che il Sindaco De Luca aveva chiesto il sostegno del Consiglio comunale sui contenuti di un documento che è stato ampiamente stravolto dal Consiglio stesso. La delibera votata lunedì scorso è, nei fatti, quella proposta da una parte maggioritaria del Consiglio comunale e fatta propria dal Sindaco e non viceversa”.

“I conti sono la priorità”

Navarra sintetizza le differenze tra il “prima” e il “dopo”. Non c’è infatti nel documento finale votato dai 16 e mezzo l’intergruppo, non c’è la richiesta di una fideistica adesione alla visione politica di De Luca sul futuro della città. C’è invece il sostegno all’opera di risanamento dei conti del Comune senza, però, rinunciare alla valutazione critica delle singole delibere. Chi ha votato sì dopo aver contribuito fattivamente a modificare l’impostazione iniziale ha, secondo il deputato dem, svolto pienamente quel compito di indirizzo e controllo che è proprio del consiglio comunale, condizionando l’Amministrazione.

“Quella strana convergenza….”

Tra la prima e la seconda versione del cambio di mezzo c’è quell’attività di proposta che il sindaco aveva chiesto ed alla quale parte dei consiglieri hanno risposto. Poi Navarra lancia una frecciata sia ad Articolo Uno ed a quanti si ritrovano, trasversalmente, in quella convergenza di posizioni che si è creata tragenovesiani, 5stelle, parte del Pd ed  ex giunta Accorinti.

“C’era un indebitamento record”

“Ritengo doveroso e nel rispetto di ogni singolo cittadino messinese, sostenere un percorso di risanamento del bilancio comunale il cui indebitamento record è frutto dell’irresponsabilità e dell’insipienza di chi ha governato nel passato. Fa specie notare che chi oggi critica coloro che hanno votato il ‘cambio di passo’, sono in larga parte e in modo trasversale (di centrodestra e di centrosinistra) coloro che nella passata consiliatura hanno sostenuto un’Amministrazione che ha continuato ad accumulare debiti sulle spalle dei cittadini messinesi. Nessuno qui vuole affermare che questa condivisione sia frutto di un accordo politico, ma non c’è alcun dubbio che essa riveli un comune approccio culturale sul modo di gestire il bilancio pubblico. Vorrei dire a costoro che non ci sarà mai sviluppo, se non a chiacchiere, per una città che non ha i conti in ordine, perché essa sarà inesorabilmente trascinata dal peso del suo indebitamento verso il declino economico e sociale”.

L’ultima parte della replica del parlamentare guarda dritta ai prossimi mesi, quando il Pd andrà a Congresso e dovrà, finalmente, dotarsi di una segreteria cittadina che manca dal 2013. L’asse Navarra-De Domenico, la cosiddetta area accademica, farà valere il suo peso in termini di tessere e leadership ed è in quest’ottica che deve leggersi anche la parte finale della replica.

Messaggio ai naviganti

Navarra risponde ad Articolo Uno ma parla anche a chi in casa Pd ha contestato le decisioni dei consiglieri che hanno votato sì. Nessuno ha l’esclusiva rappresentanza della “base” Pd, che è ampia e variegata e per la verità esausta da anni di incertezze e scontri.

Nessuno ha l’esclusiva della base

“Per quanto attiene all’affermazione secondo cui il voto espresso da alcuni consiglieri comunali eletti nelle liste del centrosinistra abbia generato ‘disorientamento e malcontento nella base del PD e nelle forze del centrosinistra’, mi preme, inoltre, chiarire alcuni aspetti- conclude Navarra– Vorrei ricordare agli esponenti di Articolo Uno che quando si parla di centrosinistra e di Partito Democratico non si devono mai dimenticare le componenti centriste, riformiste, cattoliche e liberali che animano l’uno e l’altro.

Voce ai centristi e moderati

Vorrei inoltre ricordare che, tra le forze che hanno sostenuto alle elezioni comunali il candidato del centrosinistra a Sindaco di Messina Antonio Saitta, le componenti sopra menzionate contano oltre il 77% dei voti espressi a favore della coalizione. Ritengo che queste forze moderate del centrosinistra, le quali (numeri alla mano) a Messina ne rappresentano la base, desiderano esercitare un’opposizione costruttiva all’Amministrazione De Luca. Un’opposizione che non si caratterizza per i ‘no’ a prescindere, ma che è guidata da una constante tensione volta alla soddisfazione dell’interesse generale dei cittadini messinesi. Per quanto attiene, infine, ai giudizi che gli esponenti di Articolo Uno esprimono su Sicilia Futura e sul Partito Democratico, consiglierei loro di mantenere concentrata l’attenzione sulla propria crisi di consensi (1,5% nelle amministrative del 2018) ed evitare una ricerca spasmodica di visibilità promuovendo considerazioni vuote e non supportate da fatti che, purtroppo, squalificano politicamente loro e tutto il centrosinistra”.