Figuccia (Udc): "Disattesa la legge di tutela". Lavoratori in strada compatti. Tavolo tecnico con l'assessore Scavone
Una giornata cruciale per il comparto della Formazione professionale siciliana. Dopo 30 giorni di presidio organizzato dagli operatori della Formazione professionale licenziati davanti l’assessorato al Lavoro di via Trinacria, a Palermo, infatti, si è tenuto un tavolo tecnico con l’assessore Antonio Scavone.
I lavoratori hanno dato una risposta unitaria, scendendo per strada compatti per chiedere con insistenza l’attuazione della legge regionale numero 25 del 93. Una legge che lo stesso Tar riconosce come vigente e che prevede il diritto alla ricollocazione per quei soggetti iscritti regolarmente all’albo e assunti entro il 31 dicembre del 2008.
“Una legge di tutela disattesa e peggio ancora – afferma Vincenzo Figuccia, deputato Udc all’Ars – utilizzata dai sindacati che, a proprio uso e consumo, hanno suggerito agli ex dipendenti degli enti di sottoscrivere i licenziamenti. All’avvio dei lavori del tavolo tecnico – aggiunge – abbiamo chiesto di verbalizzare ogni incontro perché si metta agli atti, contro ogni forma di dubbio, l’effettiva vigenza della legge che tutela questa platea. Abbiamo chiesto, altresì, ulteriori chiarimenti sul fatto che alla pubblicazione dell’albo ad esaurimento debbano essere correlate le date di assunzione, in modo di avere la certezza dei soggetti che effettivamente hanno diritto”.
“No ad ulteriori viaggi della speranza a Roma”
Rispetto al tema complessivo della ricollocazione del personale, invece, Figuccia ha evidenziato che è stato “precisato all’assessore Scavone che la data del 2 marzo, ovvero il giorno dell’incontro previsto dei due assessori regionali con il ministero, non sia un ulteriore viaggio della speranza. Serve un cronoprogramma con date certe e step precisi, attraverso cui comprendere quali reali strategie si vogliono mettere in campo per garantire il reinserimento dei lavoratori, così come peraltro previsto dalla legge numero 25 del 93, ad oggi vigente. Serve rimpinguare il fondo di garanzia nella prossima finanziaria, utilizzare il personale nelle politiche attive del lavoro, guardando anche alla digitalizzazione e ai centri per l’impiego”.
Entro 10 giorni un documento con le proposte
L’insieme di queste proposte saranno oggetto di un documento che l’assessore si è impegnato a redigere entro 10 giorni. “Poiché – chiosa Figuccia – è necessario tenere la guardia alta, da oggi ogni giorno saremo in assessorato per vigilare che il documento venga redatto e messo nero su bianco. In modo che la proposta possa arrivare al tavolo del ministero già il 2 marzo e contemporaneamente in Commissione Lavoro per divenire oggetto di una proposta di legge per porre fine a questo calvario derivante dalla mancata applicazione della legge 25 del 93”.