Intervento speciale del personale della società di via Dogali che dalle prime ore di sabato mattina e fino alle dieci, ha eliminato oltre 5 tonnellate di rifiuti. Cancellato una delle tante vergogne causate dall’inciviltà dei cittadini, unici responsabili
Settimana di grandi pulizie. Dopo gli interventi all’interno della galleria Vittorio Emanuele e allo slargo Crisafulli, sia lato destro che sinistro, ad opera del personale dell’Ato3, è il turno di un’altra zona critica della città, anch’essa in pieno centro: parliamo di quella compresa tra via T. Cannizzaro, via Rocca Portalegni e via G. Pascoli, dove la pessima abitudine di alcuni abitanti del Tirone di non conferire i propri rifiuti non nei cassonetti bensì di lanciarli nella scarpata sottostante, ha creato negli anni una vera e propria discarica abusiva. Uno scempio legalizzato, avvenuto sotto gli occhi di tutti, che andrebbe a questo “coronata” con opportune sanzioni nei confronti di chi ha ben pensato di agire senza un minimo di amore e rispetto verso il territorio.
Ad intervenire, anche in questo caso con la collaborazione del nucleo decoro della Polizia Municipale che ha “vegliato” sulla viabilità della zona durante le fasi della pulizia, uomini e mezzi di Messinambiente. Gli interventi sono cominciati di buon mattino (h 5.00) e sono terminati alle dieci. In circa cinque ore sono state eliminate altrettante tonnellate di materiale, tra rifiuti ed erbacce. Facile immaginare cose si nascondesse sotto la coltre di immondizia e rovi su cui non si interveniva da quasi sei anni: centinaia di topi che “smossi” dalle attrezzatura utilizzate sono stati costretti ad abbandonare casa. Ad operare una squadra composta da dodici unità, impegnate in interventi sia a terra che in quota. Per eliminare i rifiuti ammassati in cima alla scarpata, è stato infatti necessario utilizzare anche un cestello elevatore che ha consentito di spingere giù sacchi e sacchetti rimasti “incagliati” tra i rovi. Presente alle operazioni anche l’amministratore unico della società, Armando Di Maria, che al termine del lavoro ha rivolto un ringraziamento “speciale”, così come lo è stata la pulizia, alla propria squadra: “In poco tempo hanno fatto un grande lavoro e le difficoltà sono state tante, soprattutto nel bonificare la parte più alta della parete”.
Soddisfatti e finalmente sorridenti i cittadini che, soprattutto negli ultimi mesi, attraverso segnalazioni e denunce, avevano richiesto a gran voce un intervento “speciale” constatando il progressivo peggioramento della situazione e delle condizioni igienico sanitarie dell’intera zona. Ora però viene il momento più difficile, quello cioè di mantenere quanto fatto. E affinché ciò avvenga è necessario, così come in altri casi, un attento controllo dell’area per evitare che gli incivili l’abbiano di nuovo vinta. In fondo si sa, la mamma dei cretini è sempre in cinta. (ELENA DE PASQUALE)
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grandissimi!!!! era una vergogna senza limiti… complimenti agli operatori, che hanno fatto un lavoro pregevole. speriamo che chi provoca questi scempi ci pensi prima di rifarlo, perchè non è certo che ci sia un’altra Messinambiente in grado di restituirne il decoro.
Basterebbe chiedere ai “signori” che abitano là, di smaltire l’immondizia seguendo una normalissima procedura e non lanciandola dalle finestre, perchè mi sembra ovvio non si tratta dell’automobilista di passaggio che si libera a tutta velocità del sacchetto.
Dalla foto nr. 5 si evince chiaramente che la spazzatura viene buttata dai ++++ che abitano sopra.
Perchè non fare pagare multa ed inteventi a questi ++++, che, magari, sono poi quelli che più protestano?
metterei chi ci abita la’ a pulire. vergogna.
Murate le finestre di quegli incivili ignorantoni e multateli.
e ora però dovrebbero mettere le telecamere…e al primo schifoso che butta un sacchetto multa e randellate sugli stinchi…che schifo di persone, non appartengono al genere umano!
Scrisse G.M.Magno negli anni 70 per presentare il libro MESSINA IMPRONTE DEL PASSATO,”ci rendiamo conto che ciò che è rimasto non ha un eccelso valore artistico.Sentiamo però che anche un vecchio rudere,può dare l’emozione di un ricordo e di un richiamo a quella vita che fu della Messina antica e che certamente fu densa di eventi storici e ricca di valori umani e civili.Sappiamo che non sono tanti i messinesi che conoscono,per averli visti almeno una volta,molti degli ormai rari ruderi della vecchia Urbs Messana”.A metà degli anni 90,insieme a giovani messinesi,qualcuno oggi è architetto e ingegnere,seguimmo lo stesso circuito antico delle mura della città,di cui da notizia lo storico messinese C.D. Gallo,utilizzato per le magnifiche immagini delle mura e delle fortificazioni del libro citato.Un quarto di secolo dopo il degrado fu ancora più evidente,prima di questa parziale bonifica era ancora più grande.Adesso inizierà il tiro al bersaglio,in cui siamo campioni,denigrare la gente che vive in case e prospetti fatiscenti,urlando siete incivili,ignoranti,miserabili,ma c’è sempre un MA.
Vi risulta un forte e continuo impegno delle facoltà di Lettere,Storia e Filosofia e dei due Licei Classici,per custodire e valorizzare le fortificazioni e la cinta muraria del 500.?NO. Vi risulta l’impegno degli architetti,del loro Ordine e della Soprintendenza per custodire i nostri ruderi?NO.Vi risulta che il PRG vigente,votato da messinesi,abbia destinate norme di esproprio di quelle case fatiscenti a ridosso e sopra le mura? NO. Allora chi sono gli INCIVILI,IGNORANTI,I MISERABILI?