Il contro dovrebbe essere garantito sulle spiagge di Santa Margherita, Mili Marina, Torre Faro, Acqualadrone, San Saba e Rodia grazie a sette postazioni di controllo
Quest’anno si spera di poter affrontare la questione con i giusti tempi e non all’ultimo momento come avvenuto negli ultimi anni. Oggi, infatti, a Palermo è stata consegnata agli uffici della Regione siciliana la richiesta del Comune di Messina, per garantire il servizio di sicurezza e vigilanza sulle spiagge libere di Santa Margherita, Mili Marina, Torre Faro, Acqualadrone, San Saba e Rodia, per un periodo di 60 giorni nella prossima stagione estiva. Dopo la redazione della relazione tecnica ed il prospetto analitico dei costi del servizio per l’attivazione delle sei postazioni, come previsto dalla Legge Regionale n.17 del 1° settembre 1998, l’assessore alle politiche del mare, Pippo Isgrò, ha trasmesso alla Regione la richiesta entro il termine fissato per il 31 gennaio.
La normativa vigente prevede l’attribuzione ai Comuni dello svolgimento del servizio mediante l’impiego di bagnini di salvataggio, con la possibilità di contributo regionale, da utilizzare unitamente alla quota di competenza comunale ed a quella a carico della Provincia regionale, per l’espletamento del sevizio lungo le spiagge libere del territorio cittadino, con l’impiego di assistenti bagnanti. Le risorse provenienti dal Bilancio regionale, saranno indispensabili per poter bandire la gara d’appalto garantendo l’istituzione del servizio che interessa un territorio di circa 60 chilometri di lunghezza.
Escludendo i tratti non balneabili, individuati dall’ordinanza del sindaco Buzzanca, sono stati indicati per attivare il servizio sei tratti di spiaggia nella riviera sud e nord, per un costo previsto di 200 mila euro destinati ad assistenti bagnanti ed attrezzature di supporto (torrette di avvistamento, pattini di salvataggio, kit rianimazione, etc).