Per il rappresentante della giunta Lombardo esito più che positivo: «Gettate le basi per il riassorbimento di tutti i lavoratori»
Una riunione fiume iniziata a metà mattinata e terminata solo nel tardo pomeriggio. Sul tavolo della trattativa, presso la sede dell’assessorato regionale alla mobilità, la complicata vicenda Servirail. I lavoratori, accompagnati dai rappresentanti delle sigle sindacali che, a diverso titolo si sono interessate della vicenda, sono partiti alla volta di Palermo per avere notizia immediate sull’esito della riunione.
«Con Trenitalia abbiamo ufficialmente aperto oggi una trattativa – commenta Russo alla fine della riunione – che allo stesso tempo, mira a ripristinare i treni a lunga percorrenza da e per la Sicilia e a restituire un lavoro agli ex dipendenti della Servirail. Ferma restando l’azione che il governo regionale condurra’ nei confronti sia di Trenitalia che dell’esecutivo nazionale, per una riconsiderazione delle strategie aziendali verso il rilancio del sistema ferroviario nel Meridione d’Italia, sono state gettate le basi per la ricollocazione di tutti i lavoratori in atto licenziati. Per il due febbraio, e’ gia’ stato fissato un nuovo incontro che servira’ a confrontare le rispettive proposte e a individuare il migliore percorso possibile per il riassorbimento del personale». Secondo quanto affermato dai sindacati, invece, ferrovie dello Stato ha proposto la ricollocazione del personale licenziato in settori soggetti ad appalto che però sono già interessati ad ammortizzatori sociali: pulizia, decoro e assistenza disabili; micro manutenzione: un primo gruppo di 14 unità (gennaio 2013), altre 25 unità (giugno 2013), le rimanenti 45 unità.
Una proposta, quella avanzata da Fs che trova netta contrarietà da parte dei sindacati. Per i segretari della Fit Cisl e Cisl, Enzo Testa e Tonino Genovese, l’atteggiamento di ferrovie viene giudicato irresponsabile: “Non c’è solo il futuro dei lavoratori del settore ferroviario, degli 85 di Servirail rimasti senza lavoro, ma anche dei collegamenti ferroviari in Sicilia. A questo punto, dato che per farsi ascoltare è necessario alzare la voce e i toni della vertenza, siamo pronti a manifestazioni eclatanti, a partire da lunedì prevedendo anche il blocco dei trasporti nello Stretto di Messina. L’idea di ricollocare nel giro di due anni i lavoratori della Servirail in un settore già dilaniato come quello degli appalti ferroviari è assurda, Fs continua a tenere un atteggiamento inaccettabile proponendo finte soluzioni che sono lontane dalle reali esigenze dei lavoratori e del servizio ferroviario in Sicilia” concludono Testa e Genovese.
Proposta giudicata insoddisfacente anche da Cgil Uil Orsa, Ugl e Fast: “Tale soluzione – commentano – questa soluzione non sia definitiva ma solo un rinvio del problema, trattandosi di appalti e quindi di impieghi a scadenza”. I rappresentanti sindacali delle sigle in questione, però vedono anche un elemento di novità: “I delegati di Fs hanno aperto uno spiraglio per verificare effettivamente la possibilità di ridefinire l’offerta treni a lunga percorrenza e quindi risolvere tutta la vertenza sia sotto il profilo della mobilità che sotto quello occupazionale”.
Una fase interlocutoria, quella di oggi, che avrà un secondo step il prossimo 2 febbraio, giorno in cui è stato fissato il nuovo incontro palermitano.
Fervono intanto i preparativi per la manifestazione che si terrà domani alla stazione centrale organizzata dal movimento “Mobilitiamo Messina”. Secondo quanto affermato dai lavoratori, attese anche delegazioni dalla provincia, in particolare da S.Agata, Capo d’Orlando e Barcellona/Milazzo. La manifestazione rivendica il diritto allo sviluppo, alla mobilità, al lavoro e sostengono le rivendicazioni dei lavoratori delle vertenze Servirail e Ferrotel. «Senza treni e senza infrastrutture – spiega il Comitato – questa terra è destinata a morire». L’iniziativa ha trovato uno sponsor/sostenitore di grande impatto: è il pittore Enzo Migneco, in arte TOGO, che ha aderito ufficialmente all’iniziativa.
Non credete al governo siciliano. Specialmente con il governatore che governa non la Sicilia ma la sua catania.