Il nuovo Ponte sarà inaugurato a meno di 2 anni dal crollo. In Sicilia, il viadotto Himera crollato 5 anni fa è ancora in alto mare....
Il Piano per il Sud e l’assenza dell’Area dello Stretto tra gli investimenti continua a fare discutere. In questo quadro di palese discriminazione il Paese si prepara a festeggiare, tra poche settimane l’inaugurazione del nuovo Ponte Morandi a Genova, a meno di due anni dalla tragedia dell’agosto 2018. Una grande opera costruita in tempi record, grazie ad un commissario e grazie a procedure emergenziali che hanno permesso di saltare diversi inutili step burocratici.
“In Sicilia- ricorda la deputata nazionale Matilde Siracusano- nell’ormai lontano aprile del 2015 è crollato, in un tratto dell’autostrada A19 , il viadotto Himera, a Scillato, in provincia di Palermo. Una infrastruttura fondamentale per collegare le due città più grandi dell’isola, un’opera strategica che ha spezzato in due, con danni enormi per cittadini e imprese, l’economia siciliana“.
Cinque anni dopo il crollo ancora non si vede la luce. La ricostruzione è ferma, l’Anas è nell’occhio del ciclone, il presidente Musumeci chiede giustamente tempi certi. Ma è il simbolo di un’Italia a due velocità.
“Occorre un sussulto- conclude Siracusano- Bene la proposta della mia capogruppo Gelmini per estendere il ‘modello Morandi’ ad altre opere, usando la logica dell’emergenza. Genova è una dimostrazione plastica di come la reale volontà politica possa essere determinante per fare le cose presto e bene. Facciamole in tutta Italia, e anche in Sicilia”.