Nuove assunzioni in Messina Social City e Atm. Calabrò e Russo vogliono chiarezza

Nuove assunzioni in Messina Social City e Atm. Calabrò e Russo vogliono chiarezza

Redazione

Nuove assunzioni in Messina Social City e Atm. Calabrò e Russo vogliono chiarezza

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domenica 23 Febbraio 2020 - 08:00

I due consiglieri comunali del Pd accendono i riflettori su Atm e Messina Social City, alla luce di nuove assunzioni su cui chiedono risposte al sindaco

Le società partecipate del Comune di Messina procedono ad assunzioni pur nel momento di grande difficoltà economica dell’Ente. Mentre Messina Social City apre una selezione per individuare un ragioniere-economo a tempo indeterminato, nello stesso tempo addirittura il management dell’Atm in liquidazione assume un addetto stampa. 

Nello specifico la Messina Social City ha pubblicato un bando di selezione pubblica in scadenza il prosismo 28 febbraio per selezionare la figura che verrà assunta a tempo indeterminato per occuparsi della gestione dell’area finanziaria dell’azienda. Nel caso di Atm invece nessuna selezione pubblica, nessun avviso o interpello, ma un incarico affidato in maniera diretta.

Ad accendere i riflettori su quanto sta accadendo nelle società “figlie” del Comune sono i consiglieri comunali del Pd Alessandro Russo e Felice Calabrò. I due esponenti del civico consesso vogliono vederci chiaro.

«Se per il primo caso ci si domanda se il C.d.A. della Social City abbia propedeuticamente verificato se nella “long list” non fosse presente un lavoratore avente i requisiti necessari per coprire la funzione di economo, vista l’enorme quantità di candidature che compongono quella lista, nel caso di Atm in liquidazione si resta colpiti dalla nomina, chiedendosi a che cosa possa servire e per quali ragioni un addetto stampa, pagato con soldi pubblici, in una società che deve solo gestire la chiusura delle partite passive fino alla sua definitiva liquidazione».

Russo e Calabrò assolvono l’amministrazione De Luce a ritengono che queste scelte da parte delle partecipate comunali siano state assunte senza che l’Amministrazione sapesse nulla, poiché è chiaro l’indirizzo impresso in questi mesi sul risparmio contabile. Quindi chiedono il deciso e determinato intervento del Sindaco De Luca al fine di esprimersi chiaramente con le società partecipate comunali, mettendone a freno queste scelte che non sono in linea con l’indirizzo di risparmio intrapreso con il “Salva Messina”.

«Solo De Luca può avere l’autorevolezza per bloccare questo stillicidio che rischia di minare il percorso di risanamento dei conti. Al Sindaco De Luca chiediamo di impegnarsi a monitorare questi casi, che si verificano in maniera silenziosa, piuttosto che intervenire in maniera scomposta e avventata sulle performance dei dirigenti. A tal proposito, senza entrare nel merito della vicenda specifica, rispetto alla quale il Sindaco ha a disposizione tutti gli strumenti normativi e contrattuali per sanzionare o correggere eventuali errori, auspichiamo il recupero di toni e metodi più sobri che garantiscano sempre e comunque il rispetto della persona. Siamo certi dell’intervento immediato del primo cittadino affinché possano essere annullate certe scelte che lasciano davvero perplessi».

Un commento

  1. L’infornata dei 500 neo assunti dai servizi sociali è il più grande danno che si potesse fare a Messina. È una scelta scellerata e miope che grida vendetta innanzi al buon senso ed alle necessità degli utenti. Tutto il pacchetto a scatola chiusa. Roba da far rabbrividire la vecchia DC.

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