Interventi importanti per discutere un tema sempre più importante
Sabato 25 febbraio 2012 alle ore 17 nella sala polifunzionale del Comune di Gualtieri Sicaminò si terrà il convegno sul tema “Il pericolo geoidrogeologico e la gestione del territorio nel messinese. Prevenzione e Strumenti di tutela”.
Dopo i saluti delle autorità, i lavori, moderati dal giornalista Giovanni Petrungaro, saranno introdotti dal presidente dell’associazione “Noi nel futuro”, Simona La Maestra.
Seguiranno le relazioni dell’ing. Enzo Pinizzotto dell’Ordine del Geologi della provincia di Messina, dell’arch. Pino Falzea, presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Messina, dell’ing. Santi Trovato, presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Messina e dell’ing. Giuseppe Celi, dirigente della Provincia regionale di Messina.
Prima del dibattito, interventi programmati del presidente della Provincia, Giovanni Ricevuto, del vicepresidente del Senato, Domenico Nania e del vicepresidente dell’Ars, Santi Formica.
I sindaci di Barcellona, Candeloro Nania e di Saponara, Nicola Venuto, porteranno le loro testimonianze su quanto avvenuto lo scorso 22 novembre nei loro territori.
Sono stati invitati ad intervenire al convegno anche il dirigente Capo del Genio Civile, ing. Gaetano Sciacca e il Responsabile provinciale della Protezione Civile, ing. Bruno Manfrè.
Saranno altresì presenti gli assessori provinciali Salvatore Schembri e Maria Rosaria Cusumano, i consiglieri provinciali Pino Galluzzo e Pinuccio Calabrò, il presidente dell’Unione dei Comuni “Trinacria del Tirreno”, Carlo Lamberti, il presidente del Consiglio dell’Unione dei Comuni “Trinacria del Tirreno”, Salvatore Valore ed i sindaci del comprensorio Villafranca – Barcellona.
“L’obiettivo di questo convegno – afferma la presidente dell’associazione organizzatrice, Simona La Maestra – è quello non solo di fare il punto della situazione sui fenomeni franosi ed alluvionali che continuano a colpire il territorio, ma anche avviare un nuovo percorso, fatto non solo di proposte, ma di concreti impegni, per l’attuazione di quegli interventi non strutturali utili alla prevenzione del rischio idrogeologico”.