Dovrebbe riprendere oggi, nel centro ionico, il servizio di raccolta, fermo a seguito delle proteste dei dipendenti, rischi invece di bloccarsi la raccolta in città. Equilibri appesi a un filo. L’azienda attende un incontro con il Comune di Messina, socio di maggioranza
Sebbene le condizioni siano complicate e gli equilibri decisamente precari, fino a oggi, almeno in centro città, è stato possibile scongiurare l’emergenza. Parliamo di raccolta rifiuti e dell’eventuale emergenza igienico sanitaria che potrebbe crearsi nel caso in cui il servizio dovesse essere bloccato. Un pericolo, come detto, ma soprattutto come “osservato”, finora scampato grazie alla volontà dei dipendenti. Quest’ultimi, infatti, nonostante i momenti di tensione non siano mancati, soprattutto a seguito dell’incidente occorso ad un operatore di Messinambiente, hanno proseguito il lavoro. E speriamo sia così anche quest’oggi, anche se, nelle ultime ore, secondo voci di corridoi sempre più insistenti, parlerebbero di un possibile stop. I lavoratori, infatti, come spiegato anche durante l’incontro tenutosi ad inizio settimana con il vice sindaco Mondello, attendono garanzie sul fronte della sicurezza, degli stipendi e del mantenimento del posto di lavoro. Garanzie che, ad oggi, la società in via liquidazione non può fornire perché, a propria volta, in attesa di un incontro con il socio di maggioranza, il Comune di Messina, quindi il primo cittadino.
E passando da un Comune all’altro, o se preferite da un socio all’altro, ovvero da Messina a Taormina, la situazione non migliora. Questa mattina, infatti, il commissario liquidatore, Armando Di Maria, si è recato nel centro ionico dove è stata promessa la consegna di nuove divise per i dipendenti che nei gironi scorsi, complice anche in questo caso il ritardo nel pagamento degli stipendi, hanno interrotto la raccolta. Con effetti che certo non sono passati inosservati nelle caratteristiche, ma soprattutto turistiche strade della “perla dello Jonio”. Lo conferma la fotografia, scattata proprio da un turista che immortala i maleodoranti disagi.
La situazione, come detto, sembra rientrata, ma la soluzione potrebbe essere temporanea. Perché i problemi, ormai cronici, non sono stati risolti e certo non lo potranno essere a breve: essi attengono, ovviamente, alla mancanza di somme: attualmente Messinambiente, secondo quanto spiegato anche dal commissario Di Maria, vanta crediti nei confronti del Comune di Taormina per circa 2 milioni di euro, maturati da agosto ad oggi. Ecco perché l’emergenza, appena rientrata, potrebbe tornare “a galla” proprio come i sacchetti adagiati lungo la strada. (ELENA DE PASQUALE)