Alcuni faranno la quarantena in Sicilia (quelli partiti ieri) e ad altri in Calabria (quelli rimasti oggi)
Resteranno in quarantena in Calabria le circa 100 persone giunte in auto fino a Villa San Giovanni e bloccate agli imbarcaderi dello Stretto di Messina perché non in regola con le disposizioni dettate dal governo per il contenimento del contagio del coronavirus.
In particolare sono destinate a un hotel di Reggio Calabria, dove dovrebbero essere tutti trasferiti nel giro di qualche ora. Alcuni di loro hanno chiesto tuttavia di fare la quarantena nel loro comune di residenza e sono ancora alla stazione di Villa San Giovanni in attesa di notizie.
Come Gianna Simonte, che protesta. «Mi vergogno di essere italiana – dice – siamo praticamente sequestrati da ieri e nessuno fa niente. Ero diretta a Marsala con mio marito siamo qui in una saletta senza avere cibo, coperte e assistenza nell’attesa che si decida se possiamo attraversare lo Stretto».
«Ieri – prosegue – ci hanno comunicato che potevamo scegliere se fare la quarantena in un hotel a Reggio Calabria o se imbarcarci per fare la quarantena nella nostra residenza in Sicilia. Noi abbiamo scelto la seconda ipotesi anche perché già abbiamo fatto una quarantena nella nave da Crociera dove lavoriamo. Siamo scesi a Civitavecchia dove ci hanno detto che saremmo potuti arrivare in Sicilia. Siamo qui da ieri pomeriggio chiusi in una stanza di con altre 11 persone senza distanza di sicurezza e senza assistenza». (Ansa)
Falcomatà, anziché parlare e fare il bello, come mai non ha fornito opportuno sostegno alle persone in attesa e senza regolare documentazione per viaggiare? Gli altri fanno show politici?
Per tua informazione Falcomatà non è il sindaco di Villa San Giovanni, quindi non è competente per ciò che lì accade.
E’ libero di definire lo spettacolo dello Zampognaro come meglio crede. Per me è INDECENTE
Mandare a fare in c..o il Ministero dell’Interno meriterebbe una immediata denuncia.