In subbuglio i dipendenti comunali che secondo le ultime notizie, insieme ai lavoratori delle cooperative sociali, sembra siano momentaneamente esclusi dai pagamenti degli stipendi. Duro il commento della segretaria Clara Crocè: "Inizia la guerra dei poveri"
Come annunciato dal sindaco ad inizio settimana, in arrivo nelle casse del Comune una parte dei fondi che si attendevano dalla Regione e che verranno utilizzati per il pagamento degli stipendi. Si tratta di circa 4 milioni da “suddividere”, principalmente tra i lavoratori di Atm e Messinambiente. Rimarrebbero invece fuori, secondo quanto appreso nelle ultime ore, i dipendenti comunali e i lavoratori delle cooperative sociali. Una boccata d’ossigeno a metà, dunque, che rischia di creare non poco subbuglio. Lo afferma anche la segretaria generale della Fp Cgil, Clara Crocè: “Da stamane, è ufficialmente iniziata la guerra tra i poveri- dichiara Clara Crocè Segretaria Generale della FP CGIL di Messina- atteso ch,e le somme non sono sufficienti al pagamento degli stipendi agli oltre tremila lavoratori che direttamente e indirettamente aspettano il pagamento degli stipendi dal Comune di Messina . I lavoratori ,ormai sono alla canna del gas, e adesso, al RE SOLE ,il compito di scegliere a chi concedere gli stipendi!. In buona sostanza si metteranno lavoratori contro lavoratori. Siamo consapevoli che i tempi sono cambiati , della crisi economica dei tagli e che non può essere garantito tutto a tutti – continua Crocè – ma chiediamo: i guasti della politica devono ricadere sempre sulle spalle dei lavoratori? ». La schiarita arriva dunque principalmente per le due partecipate del Comune: ricordiamo che nei giorni scorsi i lavoratori Atm, sul piede di guerra, avevano annunciato la possibilità di un prossimo sciopero, mentre per la società di raccolta rifiuti delle proteste abbiamo avuto prova concreta fino a qualche ora fa.
Se tutto quanto abbiamo registrato in questi mesi condito dal problema salari anche x i dipendenti comunali non rappresenta “dissesto economico dell’Ente” non so cosa dovrà accadere per affrontare seriamente il problema.
Infatti quando si blocca l’economia legata al settore pubblico in una città come Messina dove quasi tutto è riconducibile al Comune ed all’Università, le ricadute negative sono su tutta la comunità. Ma gli organi locali che dovrebbero vigilare sembra non vogliano assumersi responsabilità e quindi non resta che sperare che venga fatta chiarezza e pulizia dalla “giustizia” che se esiste ancora deve battere un colpo, ma presto prima che il malato muoia!
questi +++++ di politici ci hanno portati alla rovina andate tutti a casa a non rompere piu’ i +++++++++