La presidenza dell’Autorità portuale è un caso politico. D’Alia: il ministro ci ripensi

La presidenza dell’Autorità portuale è un caso politico. D’Alia: il ministro ci ripensi

La presidenza dell’Autorità portuale è un caso politico. D’Alia: il ministro ci ripensi

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sabato 03 Marzo 2012 - 15:45

Mentre Lombardo sembra non gradire la designazione di Passera (Ferlisi), il leader dell’Udc attacca: nessuno dei nomi fin qui indicati è adeguato a ricoprire l’incarico

Rischia di diventare un caso politico, la presidenza dell’Autorità portuale. Dopo l’indicazione del ministro dei Trasporti Corrado Passera, che ha scelto il nome dell’attuale comandante della Polizia municipale Calogero Ferlisi, il caso ha iniziato a delinearsi con il no, ufficialmente ancora non espresso, del presidente della Regione Raffaele Lombardo, a cui spetta la parola finale. Adesso i contorni si fanno ancora più netti perché a quello di Lombardo si aggiunge un altro no, quello del leader siciliano dell’Udc (e presidente dei senatori centristi) Gianpiero D’Alia, le cui perplessità si estendono, per la verità, anche agli altri nomi fin qui venuti fuori. «Le persone fin qui indicate, tra le quali dovrebbe uscire il nuovo presidente dell’Autorità portuale di Messina – attacca D’Alia – sono assolutamente inadeguate per ricoprire questo incarico. Invitiamo pertanto il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, a compiere una scelta ben diversa rispetto ai nomi che circolano». Secondo D’Alia «è necessaria per il rilancio del Porto di Messina, e della città, una professionalità altamente competente e che non sia succube dei “poteri” di Catania e Palermo».

Per D’Alia, evidentemente, non va bene Ferlisi ma non vanno bene nemmeno gli altri nomi indicati da Provincia, Comune di Messina, Camera di Commercio e Comune di San Filippo, Salvatore Leonardi e Antonino Samiani, né quello espresso dal Comune di Milazzo (Tommaso Santapaola) né, ancora, i candidati del Comune di Pace del Mela, lo stesso Turi Leonardi, Fortunato Romano e Leonardo Santoro. Nel frattempo l’Authority è commissariata ed in mano ancora a chi in questi anni l’ha presieduta per lo più “a distanza”, Dario Lo Bosco. Trovare una soluzione, al momento, sembra impresa assai difficile.

8 commenti

  1. La designazione del generale FERLISI,il comandante,che più di tutti ha contribuito alla perduta autorevolezza della polizia municipale,corpo,su cui le città si identificano,come i propri gonfaloni,cosa non più possibile a Messina,questa designazione è un segno di debolezza politica di Buzzanca,perchè propone un dirigente,che ha fallito nel compito che oggi ricopre.Il curriculum di FERLISI è di prim’ordine sulle questioni portuali,la fonte è il sito del Comune:
    Ufficiale Complemento laureati poi raffermato in ferma
    biennale.- MINISTERO DELLA DIFESA – Ufficiale del ruolo normale Corpo Capitanerie di Porto Guardia Costiera in servizio permanente ( Comandante ufficio circondariale marittimo Corigliano Calabro dal settembre 1994 al settembre 1995 – Ufficiale superiore sezione demanio Capitaneria di Porto. – Cogedatosi con il grado di Capitano di Fregata).
    – Avvocato,Libero professionista- Corsi di Precomando Perfezionamento Ufficiali CP.;Metodologia e tecniche relazioni esterne; Ruolo gestionale Dirigente Locale; Processo riformatore status Dirigente Locale; Processi di riforma dirigenza; Arbitro di calcio FIGC sezione di Messina. Pubblicazioni: Riforma Ordinamento Portuale; Ponte sullo Stretto di Messina; Portualità siciliana
    ed europea; Demanio marittimo; Varie inerenti tematiche
    viabilità cittadina. Incarichi: Conferenziere corso di
    indrottinamento comandanti pattugliatori; Presidente
    commissioni esami patente nautica; Componente CDA
    Scuola Regionale Formazione P.M. ; Componente comitato
    scientifico rivista ufficiale autorità portuale Messina “AP.
    argomanti”; Componente delegazione trattante parte
    pubblica di Messina.
    Ma vale il curriculum o i risultati nell’incarico più elevato che ricopre?

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  2. carmelo cascio 3 Marzo 2012 18:52

    Ancora una volta abbiamo la conferma che l’Autorità Portuale è utile a tutti i “NOSTRI POLITICI” per alimentare clientela Politica.Deve essere un SOGGETTO UNICO che, gestisce le Coste Italiane, precisamente la MARINA MILITARE-Capitaneria di PORTO.
    Cosa pensa in proposito l’avv. sen. Giampiero D’Alia?

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  3. liliana parisi 3 Marzo 2012 19:19

    Bravi! Ci lamentiamo sempre che dobbiamo sopportare lo strapotere di Palermo e Catania e poi,quando un Ministro tecnico propone una candidatura messinese(dopo aver esaminato un curriculum),ci sputiamo sopra, senza peraltro essere d’accordo su un nome alternativo. Così facendo ci meritiamo quello che abbiamo:continui commissariamenti!

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  4. Ricordiamoci che il signor mezzo presidente della regione Sicilia e’ sempre stato contro gli interessi di Messina, facendo sempre il tutto per le sua amatissima città (ct), ovviamente deve piazzare qualcuno che gli possa favorire l’ente porto (fantasma). Messinesi riprendiamoci la nostra città.

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  5. Cara amica,
    vai nel merito della candidatura messinese e vedi se è all’altezza… Meglio un austro-ungarico o un giapponese competente che un campione nostrano incapace…

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  6. liliana parisi 4 Marzo 2012 15:09

    Evidentemente tu(che ti nascondi sotto uno pseudonimo che fa pensare che non risiedi in città)ritieni di essere miglior giudice di chi ha avanzato quella candidatura.Perchè non ti offri come CONSULENTE del Ministro Passera?

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  7. Cara amica, hai ragione: non risiedo in città perché devo lavorare lontano per lasciare posto agli incapaci come l’amico tuo…

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  8. liliana parisi 5 Marzo 2012 11:32

    @l’emigrante
    chiarisco:non conosco affatto Ferlisi e neppure lo stimo molto come comandante della polizia municipale; ma ricordo che prima era un ufficiale della capitaneria di porto e si è dimesso perchè era stato( o si era ritenuto)vittima di un’ingiustizia.Quindi penso sia più idoneo a occuparsi di porti che di polizia municipale. E ritengo che una nomina fatta da un ministro “tecnico”sia preferibile ad una nomina “politica”.Inoltre quello che contesto è soprattutto il fatto che a Messina si è sempre pronti a criticare tutto,senza peraltro avanzare proposte costruttive. Circa la tua condizione,vorrei dirti che mi dispiace per te:anch’io per alcuni anni sono stata emigrante e poi sono rientrata.So però di molti che si trovano così bene fuori da Messina da non volerci più tornare; e forse hanno ragione,ma ciò è un danno per la città.Ti faccio i miei migliori auguri

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