“Reset” va avanti: un Giardino Corallo pieno accoglie l’idea di città possibile del movimento

“Reset” va avanti: un Giardino Corallo pieno accoglie l’idea di città possibile del movimento

“Reset” va avanti: un Giardino Corallo pieno accoglie l’idea di città possibile del movimento

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sabato 03 Marzo 2012 - 23:18

Laboratori e gruppi di lavoro hanno raccolto in questi mesi proposte ed iniziative per la città. Nei prossimi mesi verranno sottoposte alla popolazione ed eventualmente integrate con l’intento di stimolare il contributo civico

La piattaforma “Reset” prosegue il suo percorso per offrire a Messina un progetto condiviso che possa dare un futuro alla città. Stop alla cementificazione selvaggia, chiusura della stagione della politica fatta di clientelismo e favori. L’obiettivo è voltare pagina partecipando al cambiamento. Per questo oltre duecento persone si sono ritrovate al Giardino Corallo per un incontro organizzato per fare il punto della situazione dopo quattro mesi di lavoro. L’iniziativa lanciata a novembre è infatti stata approfondita e ha prodotto già i primi risultati. Un “viaggio” di analisi caratterizzato dalla creazione di laboratori suddivisi in tavoli di confronto, ognuno occupatosi di uno specifico argomento o settore. Tutti convergenti poi nella stessa idea: raccogliere proposte e lavorare per renderle attuabili.

Un movimento che vuole essere aperto, come concepito dal consiglio direttivo, ma che respinge tutte le critiche pretestuose e fini a se stesse. Stop ai lamenti: i problemi della città si conoscono, serve iniziativa. Come spiegato dal fondatore, Alessandro Tinaglia, la finalità è portare i messaggi raccolti alla città, in modo che possano essere integrati ed eventualmente sposati. Senza il tramite dei partiti. Ecco perché è stato deciso di lanciare questa idea lontano da tornate elettorali. Eppure di elezioni si è parlato, con i rappresentanti di “Reset” che hanno specificato di non volere in alcun modo procedere con alleanze o accordi, nel nome dell’interesse sovrano di Messina. Nei prossimi mesi il movimento incontrerà realtà istituzionali e civiche della città, per poi chiudere questa ulteriore fase il 30 giugno con un nuovo momento di riflessione. Un processo al quale molti, anche esponenti politici locali, guardano con particolare attenzione perché sviluppa un’idea di impegno civico che genera da sé grande entusiasmo.

8 commenti

  1. Ma in soldoni, a parte le classiche espressioni di circostanza “movimento aperto, progetto condiviso, laboratori di analsi, momento di riflessione”, in cosa consiste l’obiettivo pratico di questa associazione? Forse le elezioni comunali della primavera 2013? con il relativo accaparramento di incarichi e prebende varie?! Chi vivrà vedrà…

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  2. Reset sembra essere la strada giusta.
    Soluzioni ed idee per la crescita economica e sociale di Messina, senza l’ausilio dei partiti politici, che spesso sottomessi agli interessi regionali o nazionali,hanno bloccato o peggio, la città e la provincia messinese, con un evidente peggioramento economico e sociale, che negli anni ha generato sfiducia ed abitudine al lamento senza speranza nei cittadini.
    Messina ha subìto una depredazione totale della sua storia e del suo lavoro.
    Migliaia di posti di lavoro di storiche dirigenze civili, di storici comandi e strutture militari ed il loro notevole indotto, sono stati strappati alla città nel silenzio della politica locale, regionale,nazionale, di destra, di sinistra, di centro, di tutti.
    Messina per la sua ideale posizione interregionale era da sempre una città dirigenziale, è stata ridotta ad una specie di colonia ignorata anche nelle disgrazie da regione e governo.
    Speravo nella nascita di un movimento libero senza contaminazione politica.
    Reset sembra la strada giusta.

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  3. Ecco perché non mi fido, non so quali sono stati i criteri e le motivazioni che hanno portato l’amministrazione provinciale a condividere il percorso di individuazione dei signori Alessandro Tinaglia, Carmelo Sferro, Gaetano Nanì, Calogero Gambino e Antonino Geraci quali componenti retribuiti del comitato tecnico-consultivo del Distretto turistico tematico “EcoSicily” – Parchi, Riserve e terre dei Normanni. Premiare i pochi rispetto alle esigenze dei tanti è sempre la logica prediletta in città. Resettiamoci il cervello prima di pensare ad altro, l’ingordigia di pochi ma perdere preziose occasioni a tanti altri!!

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  4. A differenza di CERBERO,che riduce il suo essere messinese,a un lagnoso lamento,che rende meglio,se scritto in dialetto,siti tutti i stissi quannu trasiti in politica,IO SOLLECITO VIVAMENTE,i movimenti,RESET in particolare,che stanno fiorendo a Messina,di fare politica in prima persona,di organizzarsi al di fuori degli schieramenti politici,presentare una lista civica alle prossime amministrative del 2013.Ascesa,non discesa,in POLITICA,che avrà nei progetti,da voi elaborati,il programma concreto,da contrattare,questo si,con il candidato a sindaco,che ci sta.Negoziare non poltrone,come pensa malignamente CERBERO,ma posizioni di governo,come una delega di Giunta o la presidenza di Commissione Consiliare,con competenze vicine ai progetti da voi predisposti.
    Se opererete nella più grande trasparenza e indipendenza,nei rapporti con i partiti di governo e opposizione,al Comune, mi avrete al vostro fianco.

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  5. Sarebbe un grande incitamento per l’ASCESA in POLITICA di questi movimenti,se TempoStretto dedicasse un articolo,sulla forza elettorale delle liste e dei singoli Consiglieri Comunali,alle elezioni DEL 2008 a sindaco di Messina. Sembrano così forti, perchè i messinesi liberi si sono allontanati dalla POLIS.

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  6. Il commento di ECCOPERCHE’,inserito,in tutta fretta,da chi non commenta su TempoStretto,prova ne è l’improvvisato pseudonomo,è un primo avvertimento per l’architetto Alessandro TINAGLIA,come fondatore di RESET,il giorno dopo la manifestazione del giardino Corallo,in cui il sistema di potere politico,PDL PD UDC,si allarma per la qualità e la quantità di partecipazione,in un tempo di crisi del FARE politica.E’ prevedibile,che chiunque tenti di frantumare gli equilibri politici,verrà prima avvertito,dopo lusingato,per essere poi fagocitato.Intanto,al Corallo,Alessandro Tinaglia ha riassunto i contenuti strettamente politici,sintetizzati in una promessa,quella di non allearsi “mai, mai, mai e poi mai” con i partiti tradizionali. Ed una proposta: le primarie.Le mie perplesità,non dietrologiche,caro TINAGLIA,nascono dalle sue parole,” Non avrebbe alcun senso consegnare questa esperienza ai partiti politici responsabili dello status attuale,crediamo sia il tempo di verificare se i messinesi sono pronti ad un cambiamento epocale.Se sono, come noi, stanchi di lamentarsi di ciò che non va e sono disponibili ad un impegno personale». Parole,poi contraddette, dalla finalità della proposta di Reset,che lancia le “primarie di tutti”: libere consultazioni per partiti politici, movimenti e associazioni che abbiano un progetto per Messina da affidare ad un candidato, uomo o donna, in grado di rappresentare la cittadinanza e un patto sui contenuti “sottoscritto” dagli schieramenti.”
    Cosa significa,una grande ammucchiata PDL PD UDC,tipo governo MONTI?

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  7. Da lettrice assidua di Tempostretto avevo anche io notato il commento di un improvvisato pseudonimo. Vorrei invece ringraziare mariedit, che leggo spesso con interesse tra i commenti, per le sue considerazioni. Hai perfettamente interpretato le finalità di RESET e anzi ti invito ad avvicinarti al gruppo per verificarle con mano. Per quanto riguarda la proposta di primarie, non è affatto l’ipotesi di un’ammucchiata, ma un invito a tutti i candidati amministratori e a tutti i cittadini di scegliere principalmente un progetto di futuro per Messina. Quel progetto che manca da almeno quarant’anni. E’ un invito a confrontarsi sulle idee, sulla loro fattibilità e sulla loro ricaduta per lo sviluppo socio-economico, lasciando perdere per una volta le astratte “promesse ad personam”. Questo porterebbe innanzitutto TUTTI a ragionare e lavorare per costruire una prospettiva credibile, il che già di per sè non è lavoro da poco… e in seguito, qualunque sarà il risultato delle votazioni, a dover rispettare un “patto con la città”, a prescindere dagli scontri partititici e intra-partitici.
    Messina sta morendo, per casualità o per metodo, ma Messina è la nostra città e vogliamo poterci continuare a vivere con qualità, con i nostri genitori e con i nostri figli. Questo vorremmo che fosse l’obiettivo di tutti…

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  8. Da lettrice assidua di Tempostretto avevo anche io notato il commento di un improvvisato pseudonimo. Vorrei invece ringraziare mariedit, che leggo spesso con interesse tra i commenti, per le sue considerazioni. Hai perfettamente interpretato le finalità di RESET e anzi ti invito ad avvicinarti al gruppo per verificarle con mano. Per quanto riguarda la proposta di primarie, non è affatto l’ipotesi di un’ammucchiata, ma un invito a tutti i candidati amministratori e a tutti i cittadini di scegliere principalmente un progetto di futuro per Messina. Quel progetto che manca da almeno quarant’anni. E’ un invito a confrontarsi sulle idee, sulla loro fattibilità e sulla loro ricaduta per lo sviluppo socio-economico, lasciando perdere per una volta le astratte “promesse ad personam”. Questo porterebbe innanzitutto TUTTI a ragionare e lavorare per costruire una prospettiva credibile, il che già di per sè non è lavoro da poco… e in seguito, qualunque sarà il risultato delle votazioni, a dover rispettare un “patto con la città”, a prescindere dagli scontri partititici e intra-partitici.
    Messina sta morendo, per casualità o per metodo, ma Messina è la nostra città e vogliamo poterci continuare a vivere con qualità, con i nostri genitori e con i nostri figli. Questo vorremmo che fosse l’obiettivo di tutti…

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