La giunta ha dato indirizzo di istruire tutti i provvedimenti necessari affinché sia Messinambiente, in qualità di Ente gestore, ad occuparsi del controllo delle zone di conferimento rifiuti
Le ultime maleodoranti vicende che hanno riguardato la discarica di Tripi e che hanno portato all’arresto di tre funzionali del Comune di Messina, l’ingegner Francesco Ajello, l’architetto Angelo Caminiti, il geometra Letterio Rodilosso e l’imprenditore Antonino Lamonica, rilasciati dopo gli interrogatori davanti al gip di Barcellona Anna Adamo, spingono palazzo Zanca a correre ai ripari. Nell’ultime seduta di giunta, infatti, l’amministrazione, dando seguito a quanto previsto dalla delibera n°874 del 3 dicembre 2008 e dal Regolamento “Per la disciplina dei servizi di smaltimento dei rifiuti urbani”, ha deliberato, su proposta dell’assessore al ramo Elvira Amata, di affidare alla società Messinambiente, in qualità di Ente gestore, la gestione e la bonifica post-mortem delle discariche di rifiuti solidi urbani di Vallone Guidari, Tripi Formaggiara, e Portella Arena (per la quale è in fase di approvazione in conferenza di servizi un ulteriore progetti di messa in sicurezza). Già affidata alla società di raccolta rifiuti la discarica di Tripi in contrada Piani.
Un provvedimento, quello rivolto verso Messinambiente, considerato “necessario e indifferibile, così come già avvenuto per la discarica di Valdina, per consentire una gestione professionale e competente, ben oltre le limitate competenze degli uffici comunali che per più hanno grave carenza di personale tecnico e mancanza di personale con la dovuta esperienza in materie di discariche”. Secondo quanto previsto per legge, il Comune, che come detto agirà per tramite di Messinambiente, è chiamato in causa perché è stato il maggiore conferitore in termini di tonnellate di rifiuti solidi urbani e in quanto tale è ad esso che spetta il controllo delle discariche post mortem. (EDP)