Terza edizione del concorso musicale per gli studenti delle scuole messinesi. Nella sezione cover al primo posto l’Istituto Jaci, al secondo il Cuppari. Nella sezione inediti primo posto sempre per lo Jaci, secondo per il liceo Maurolico
Venerdì 16 marzo si è tenuta al Palacultura “Antonello da Messina” la III edizione del concorso, musicale per artisti emergenti "Venti di Scirocco", riservato agli studenti degli istituti di istruzione superiore di Messina. La manifestazione è stata organizzata dall’Officina delle Idee, spazio destinato ai giovani, nato nell’ambito del progetto “Giovani: Maestri e testimoni della propria crescita” gestito dal Centro di Solidarietà F.A.R.O, Ente Capofila di una associazione Temporanea di Scopo che raggruppa Enti Pubblici e del privato sociale di Messina e della Provincia e finanziato dall’A.P.Q. “Giovani protagonisti di sé e del territorio”, sottoscritto dalla Regione Siciliana – Assessorato della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro – d’intesa con la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù – e dal Ministero dello Sviluppo Economico. La serata è stata l’evento conclusivo di un percorso iniziato nel mese di dicembre 2011, durante il quale un equipe di esperti musicali dell’Officina delle Idee ha accompagnato i ragazzi che avevano aderito al concorso in un cammino di scoperta e consapevolezza delle proprie doti artistiche. A valutare i giovane una giuria di qualità presieduta da Gianfranco Nicoletti, direttore del Conservatorio Corelli di Messina e composta dai musicisti e cantanti Toti Poeta, Gianfranco Fichera Cogliandro, Rosalba Lazzarotto e Luciano Troja.
Nella sezione cover ad aggiudicarsi la vittoria The over sea girls, le 5 ragazze (3 voci + due arpiste), dell’Istituto Tecnico Jaci che si sono esibite con “Someone like you”, il famoso brano di Adele. Al secondo posto una band, gli Happines Scream dell’Istituto Agrario Cuppari che hanno presentato una personalissima rivisitazione della celebre “Let it be” dei Beatles. Trecento e cento euro, questi i premi, rispettivamente al primo e secondo classificato.
Nella stessa sezione altre 5 scuole in competizione. Proveniente dal Liceo artistico Ernesto Basile una band: i Blood sugar sex magic, in gara con “Strip my mind”, noto brano dei Red Hot Chili Peppers. Del Liceo scientifico Annibale Maria di Francia era il pianista Francesco Romeo che ha suonato “Nuovo Cinema Paradiso Love Theme”. È stata poi la volta del Maurolico-Seguenza, coro che riunisce tra le due scuole oltre 50 componenti fra coristi e membri dell’ensemble (violino, clarinetto, tastiere, e arpe). Già vincitori, la scorsa edizione, del primo premio, diretti dal M° Dario Pino hanno proposto un riuscito medley delle canzoni più famose del musical “Grease”. Da segnalare, almeno nelle intenzioni, la presenza dell’Istituto Antonello con Federica Martorana, la quale, malata, ha dovuto rinunciare ad esibirsi.
Vincitore della sezione inediti è sempre l’Istituto Jaci con l’orecchiabile e sicilianissima “U suli mi basta” cantata dai Blu oltre mare che ora, questo il premio, avranno l’occasione di realizzare il videoclip della loro canzone, come già avvenuto per i Big Machine, il gruppo formato da ragazzi del liceo Ainis e vincitore, lo scorso anno, nella medesima sezione. Al secondo posto il rapper del Liceo Classico Maurolico, Andrea Salvatore, (già vincitore della passata edizione), nel nome d’arte Avidi, con “Zombie alla ribalta”, cento euro per lui. Grande partecipazione anche qui delle scuole: un altro rapper, questa volta dell’Antonello, Giuseppe Campagna, con “Viaggio verso la realtà”, Alessio Pagano dell’Istituto Basile si è esibito al pianoforte con un suo brano dal titolo “Tempesta”, i gruppi Liberi Accordi del liceo Ainis con il brano “Adesso” e Aghen del liceo scientifico Bisazza con “Glips of life”. Prima che fossero proclamati i vincitori si sono esibiti anche il cantautore calabrese ma messinese di adozione Peppe Columbro e i Marittima Funk, gruppo di breakers peloritani, entrambi molto apprezzati dal pubblico che, numeroso, ha riempito l’Auditorium del Palacultura. (CLAUDIO STAITI)