Senza lo squalificato Arena e l'infortunato Garofalo i peloritani hanno la meglio contro un avversario in gran forma. Vincono Giarratana e Lauria, si riduce il vantaggio dalle inseguitrici
Torna alla vittoria la Pallavolo Messina. Dopo il primo ko stagionale maturato sabato scorso al palaJuvara, i giallorossi espugnano Vibo Valentia al tie break e riprendono a conquistare punti utili per il raggiungimento della promozione. La squadra di Gianpietro Rigano si dimostra più forte di infortuni e squalifiche che costringono il tecnico peloritano a dover rinunciare a diversi elementi. Nella lista degli indisponibili per la trasferta calabrese finisco Arena, fermato dal giudice sportivo, Garofalo bloccato ai box per un problema fisico e il degente di lungo corso Maccarone. Recuperato in extremis Boscaini, che però scende in campo non al top. Rientra in gruppo Aldo Tranquillo, che per impegni professionali aveva lasciato Messina proprio dopo la gara d’andata contro Vibo.
L’inizio di partita vede più propositivi gli ospiti, che si trovano avanti di tre punti al primo e al secondo time-out tecnico. Messina sembra poter gestire il vantaggio ma subisce il ritorno di Vibo che centra l’aggancio sul 20-20. I peloritani pigiano sull’acceleratore e con un mini-break (21-24) riescono a raggiungere lo 0-1. Nel secondo game sono i calabresi, che giocano senza particolari pressioni di classifica, a fare meglio. L’equilibrio la fa da padrone fino a metà set (17-17), poi Iurlaro e il promettentissimo Lavia iniziano a girare ispirati da Esposito e la capolista vacilla. Dal 21-18 la Callipo va sul 25-22 e porta il punteggio generale in parità.
Anche nel terzo set Vibo è più vivace ma stavolta Caravello e compagni reagiscono e non fanno scappare gli avversari. Messina prova la fuga più volte ma riesce definitivamente a mettere la testa avanti prima del secondo time-out tecnico (dal 14-14 al 14-16). La gestione del vantaggio stavolta è ottimale e i messinesi raccolgono l’1-2. Il cammino appare in discesa per la Pallavolo che deve però fare i conti con la replica decisa dei padroni di casa. Torchia carica i suoi che si fanno trascinare ancora dall’esperienza di Iurlaro e dai colpi di Lavia. Il quarto set ha poca storia, come testimonia il +11 finale (25-14).
Colpita nell’orgoglio Messina esalta il suo spirito operaio e caccia fuori la rabbia necessaria per portare a casa una vittoria importante, fondamentale soprattutto dal punto di vista del morale. Gli attaccanti giallorossi salgono in cattedra e riescono a mettere palla a terra. Il +5 sul 3-8 stimola l’orgoglio della Callipo che risale la china fino a raggiungere il pari sul 12-12. Si va ai vantaggi, mentre si respira un pizzico di nervosismo. Vengono ammoniti Iurlaro e Scopelliti per reciproche scorrettezze verbali, espulsi i dirigenti O. Muscolino e Vasapollo intervenuti per placare gli animi. In campo però, sono i siciliani a fare sentire il peso dell’esperienza e della rabbia che esplode nel pallone del successo che porta la firma proprio di Dodo Scopelliti.
In classifica Messina perde un punto da Giarratana e Lauria, ma mantiene la testa della graduatoria a sei giornate dalla fine del torneo. Le note liete arrivano senza dubbio dallo spirito tirato fuori dalla banda peloritana. Tutti gli effettivi chiamati in causa hanno fatto vedere di essere capaci di sacrificarsi e saper soffrire, specie contro una squadra in gran forma e decisa a vendere cara la pelle. Un carattere che servirà certamente per superare questo periodo non proprio fortunato e continuare a lottare per centrare gli obiettivi prefissati dalla società.