23esima giornata nazionale della donazione di organi e tessuti, i dati dei tre centri trapianti della regione sicilia
“Io faccio la mia parte, tu puoi fare la tua. Di’ sì alla donazione di organi e tessuti”. È la campagna social per la 23esima giornata nazionale della donazione di organi, con testimonial gli operatori della Rete trapianti.
In tempi di coronavirus, il Centro Nazionale Trapianti ha fornito indicazioni sulla sicurezza dei donatori e dei riceventi. Così l’attività non si è fermata, anche se in Sicilia ha avuto una lieve flessione rispetto allo scorso anno, ancora sotto i livelli medi nazionali.
Da gennaio a oggi sono stati 62 i trapianti effettuati nei tre centri siciliani, due a Palermo (Arnas Civico e Ismett) e uno a Catania (Policlinico): 37 sono stati di rene (18 all’Arnas Civico, 11 all’Ismett, 8 al Policlinico di Catania), 4 di cuore, 14 di fegato, 2 di polmone singolo, 2 di polmone doppio, 2 split di fegato, 1 combinato di fegato-rene (tutti all’Ismett).
L’Arnas Civico, in 28 anni di attività, ha eseguito più di 900 trapianti di rene, prevalentemente da donatore cadavere, e partecipa attivamente al programma nazionale di trapianto di rene da vivente in modalità cross over. In pratica, se donatore e ricevente non sono compatibili, si cerca un’altra coppia in situazione analoga per “incrociare” donatori e riceventi.
L’obiettivo è quello di spegnere eventuali timori in periodo di coronavirus. Un mese fa due pazienti in lista d’attesa a Catania hanno voluto rinviare il trapianto per paura di contagio.
Il professore Pierfrancesco Veroux, direttore del centro trapianti del Policlinico di Catania, racconta: “Purtroppo abbiamo dovuto rifiutare due organi perché i nostri pazienti hanno rinunciato temendo il contagio. Le donazioni e i trapianti avvengono in totale sicurezza nel rispetto di protocolli e linee guida e di percorsi differenziati. Ad oggi, per fortuna e per il rigoroso rispetto delle procedure anti Covid 19, tra il nostro personale non abbiamo registrato nessun contagio. Insieme agli altri due centri trapianto siciliani abbiamo dato la nostra disponibilità a supportare le regioni del Nord nel caso in cui i loro centri fossero impossibilitati a procedere, per scongiurare l’ipotesi di dovere rinunciare al trapianto sul paziente selezionato. Dunque – conclude Veroux – la Regione Sicilia, parte integrante del sistema nazionale, risponde non solo alle esigenze dei propri cittadini, ma anche alle eventuali difficoltà che in questo particolare momento possono incontrare i centri di altre regioni”.