Sanzionati per il mancato rispetto delle misure anti coronavirus i 18 partecipanti al funerale del fratello del boss a Messina
Sono 18 le persone multate per i funerali di Rosario Sparacio, l’ex fratello del boss pentito Luigi Sparacio, tumulato al Gran Camposanto di Messina lo scorso 10 aprile dopo un discusso corteo funebre. Per altre due persone prosegue l’indagine penale.
Secondo la Questura di Messina, i partecipanti al corteo non hanno rispettato le distanze di sicurezza dettate dalle misure di contenimento dell’emergenza coronavirus, e per loro è scattata la contravvenzione per la violazione della misura amministrativa.
Stretti nel dolore, ma troppo vicini, secondo la Polizia, accalcati dietro il feretro senza rispettare alcuna distanza di sicurezza.
Ancora sotto la lente, invece, l’operato di due persone – anche loro hanno preso parte in qualche maniera al funerale – il cui ruolo ed operato sarà valutato dalla Procura di Messina.
L’inchiesta della Squadra Mobile, guidata dal dirigente Antonio Sfameni, era scattata l’indomani la pubblicazione delle prime notizie che stigmatizzavano il corteo e di alcune foto delle molte persone in fila dietro il feretro, lungo l’ultimo tratto d via Catania, dove i parenti di Sparacio hanno accompagnato il congiunto fino al cimitero. Poco prima il parroco della vicina chiesa di Santa Maria della Consolazione gli aveva dato l’estrema unzione, lungo la strada.
Attraverso le immagini e le testimonianze raccolte gli agenti hanno identificato 18 dei partecipanti, ora denunciati. Identificazione resa difficoltosa dalle mascherine indossate da quasi tutti loro. Nessuno, peraltro, ha segnalato l’avvenimento nell’immediato alle forze dell’Ordine, malgrado le diverse foto scattate.
capisco che le notizie vanno sempre dette , ma io sinceramente penso che di tutte queste multe fatte l’unico che paghera sicuramente sara quel ragazzo multato esattamente di fronte casa, a San Saba, e qualche altro povero disgraziato . Non credo minimamente che nessuno di queste persone presenti al funerale darà un centesimo
vedremo se gli stessi provvedimenti saranno presi nei confronti delle persone e degli amministratori che hanno partecipato alla distribuzione delle uova di pasqua.
se ci sono divieti devono valere per tutti.
era un uomo, era un padre, avra’ anche sbagliato ( ed ha pagato il proprio conto con la Giustizia).
SONO CURIOSO