La riflessione di LabDem sull'ingresso della Lega nel governo Musumeci con delega ai Beni culturali
Di seguito la riflessione di Laura Giuffrida (LabDem Messina) sull’ipotesi dell’assessorato regionale ai Beni culturali ed all’Identità Siciliana ad un esponente della Lega.
La Lega nella giunta Musumeci
Dopo un anno e piu’ dalla scomparsa del compianto Sebastiano Tusa e’ accaduto ciò che doveva accadere quando due anime sono destinate a trovarsi, o meglio a ritrovarsi, per iniziare a condividere qualcosa di piu’, per tessere insieme un nuovo capitolo di infamante prassi politico-istituzionale. In un tempo forse un po’ distratto dagli affanni vari legati alla pandemia il governatore Musumeci assesta un colpo da teatro ed annunzia felice l’ ingresso della Lega nord nella sua giunta ; gli fa eco da par suo il leader del Carroccio che si dice orgoglioso di questo passo storico ; loro esultano , noi rimaniamo attoniti e sgomenti alla notizia.
La delega ai Beni culturali
Un esponente della Lega viene quindi designato come assessore ai Ben i culturali di un isola che vanta una cultura millenaria, cultura che ai leghisti verosimilmente è sconosciuta, con delega inoltre all’identità siciliana; questi dovrà occuparsi di templi , di musei, di parchi archeologici, di chiese e biblioteche , di beni rari e preziosi sparsi sull’isola che fu anch’essa culla della grecità, sede di un patrimonio culturale dell’umanità ; proprio questa specifica peculiarità della nostra terra avrebbe richiesto che la scelta dell’assessore non fosse separata da valori che capaci di trascendere la sfera della grammatica politica mediocremente intesa come squallido scambio di favori, di poltrone ( con chiaro riferimento alla passata campagna elettorale cosi’ come a possibili futuri, prestigiosi, nuovi incarichi). Ma tant’è…. Il governatore Musumeci avrebbe dovuto dare spessore e concretezza al nesso tra politica e cultura, nesso sempre necessario ma in questo caso forse ancor di piu’ , invece lo ha polverizzato con una scelta che ci offende e ci fa indignare.
Il Gattopardo
Tornano prepotenti alla memoria le parole immortali che il principe Fabrizio Salina rivolge al piemontese Chevalley , metafora poetica in un tempo mai finito, di una Sicilia che Sciascia defini’ a sua volta come ‘’irredimibile’’. Dietro questa nomina si nasconde amaramente per tanti siciliani il dissolvimento della dignità di una terra da troppo tempo pronta a consegnarsi al potente di turno, quasi piegata da secoli di storia che non riescono purtroppo a renderci migliori e capaci di reagire con orgoglio e fierezza per rivendicare con forza la nostra identità che niente, ma proprio niente, ha in comune con gli pseudo valori leghisti; incapace di reagire anche perche’ imbavagliata dalla inesistenza pressocchè totale ( al netto ovviamente di qualcuno che sembra agire piu’ invidualmente e per coscienza personale) di una forza politica di opposizione capace di svolgere adeguatamente il proprio ruolo e di farsi quindi interprete di un sentire comune offeso e mortificato, oggi piu’ che mai.
Una scelta scellerata
Musumec i chiude il suo cerchio con un agire politico che va oltre ogni limite di opportunità e di decenza, un degrado senza fine che tocca il fondo di una catastrofe politica , ma ancor piu’ culturale e civile. A noi cultori di una sicilianita’ perennemente inseguita e non ancora raggiunta rimane quindi l’obbligo impellente , morale e civile, di contrastare, nei modi consentiti dalla legge, questa scelta scellerata.
Laura Giuffrida – Labdem Messina
Concordo pienamente con pensiero espresso nell’articolo. Aggiungo che anche per chi in Sicilia ha votato a dx è un tradimento poiché non è quel tipo di politica che nobilita la dx liberale e democratica. La lega è per la Sicilia un un’ulteriore pericolo di marginalizzazione, con i leghisti potremo fare la riserva indiana. Sarebbero felicissimi, visto che l’Etna non si è deciso a seppellirci tutti.
Teniamoci a Musumeci per altri cinque , lui si che sa come si fa campagna elettorale, non in semplice sindaco di provincia. Questo è quello che vi rappresenta? Auguri…
Teniamoci a Musumeci per altri cinque , lui si che sa come si fa campagna elettorale, non un semplice sindaco di provincia. Questo è quello che vi rappresenta? Auguri…
Premesso che non mi convince la scelta di Musumeci, se non altro per coerenza ed opportunità, non posso rilevare che le dichiarazione di questa certa Laura Giuffrida, esponente politica miope e legata a ideologie ormai fuori dal tempo, capace solo di guardare il dito e non la luna, mi convincono ancora meno. Anzi, le trovo anche, proprio per questo, fastidiose. Detto ciò, tornando all’argomento, vorrei capire prima chi sarà il prescelto alla carica perché, avendo a cuore, indipendentemente dalla politica, gli interessi della Sicilia e dei Siciliani, preferisco mille volte un ottimo assessore, di riconosciuta e indiscussa competenza, nato e cresciuto culturalmente in Sicilia, anche se legato ad un partito che, per la sua storia, non apprezzo, piuttosto che uno dei tanti inconcludenti personaggi politici come quelli che, attualmente, dimostrano tutta la loro incompetenza in campo nazionale e che hanno il solo merito (sic!) di essere esponenti di una certa parte politica. Pertanto, mi riservo di giudicare, appena conosciuta, la persona e non l’area politica di riferimento (fatto questo, del tutto marginale).
Nello Musumeci dovresti chiedere scusa ai siciliani e soprattutto vergognarti!
La democrazia è esprimere il proprio libero pensiero e farsi rappresentare al governo ed in parlamento. Grazie a questo in Italia si è potuto formare anche un aborto di partito quale la Lega, benchè fondato su disprezzo, odio, volgarità e vilipendio delle istituzioni. Tutti i suoi “non valori”, non sono mai cambiati nè possono cambiare, anche se adesso ha furbescamente abbassato i toni e si è mascherato per ampliare il proprio elettorato e trovare voti anche nei meridionali brutti sporchi e cattivi . Ma comunque ci sono cittadini, che lo hanno votato anche qui al sud, a mio parere barattando per un proprio tornaconto dignità e coerenza, ma questo va accettato perchè in democrazia va comunque rispettata la propria espressione di volontà, giusta o sbagliata che sia. La scelta di farlo entrare nel governo della Sicilia è del Presidente della Regione, ed anche lui ha usato gli strumenti della democrazia. Ciò non toglie che per me sia una scelta vergognosa ed inaccettabile affidare a rappresentanti della lega il governo della mia terra, perchè chiunque rappresenti questo partito ne ha comunque condiviso brutalità, razzismo e nefandezze che la caratterizzano fin dalla sua formazione. E’ per questo che mai mi sentirò rappresentato da qualcuno che opera all’interno della Lega, fosse pure la persona più colta e preparata della mia Sicilia. Usiamo la democrazia per non permettere questo scempio.