Policlinico semiparalizzato per la protesta degli specializzandi contro il Governo: si replica

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lunedì 16 Aprile 2012 - 17:33

Durante l’assemblea, inoltre, sono state evidenziate e discusse le principali problematiche della categoria,. Intanto , votato in commissione Finanze, un emendamento che cancella la norma della discordia , da cui è scaturita la mobilitazione

La protesta degli specializzandi ha quasi paralizzato il Policlinico e, in molti casi, è stata sospesa l’attività di assistenza. Altissima l’adesione (circa l’80%) di Giovani Medici Specializzandi all’assemblea tenutasi presso l’aula della Torre Biologica del Policlinico “G. Martino” di Messina, organizzata dai direttivi di Messina e Reggio Calabria dell’associazione di Giovani Medici SIGM (Segretariato Italiano Giovani Medici).alla quale si è associata l’AGMO (sezione di Messina di FederSpecializzandi).
«Si esprime profonda contrarietà e disappunto – si legge in un comunicato – per l’emendamento approvato in data 4 aprile 2012 dal Senato della Repubblica nel completo silenzio e senza il coinvolgimento delle parti interessate, che sottopone a tassazione le borse di studio il cui importo superi gli 11.500€/anno (Disegno di legge A.S. n. 3184 – “Conversione in legge del decreto-legge 2 marzo 2012 n. 16, recante disposizioni urgenti in materia di semplificazioni tributarie, di efficienza e potenziamento delle procedure di accertamento”). Questa norma penalizza gravemente i medici in formazione specialistica: si chiede che questi vengano tassati come lavoratori dipendenti senza conferire loro, però, le garanzie e le coperture contrattuali previste dalla legge. Noi specializzandi – continua il documento – percepiamo un trattamento economico fra i più bassi in Europa, utilizziamo parte importante della borsa di studio per pagare le tasse universitarie (1900 euro/anno), non percepiamo alcuna remunerazione per straordinari, reperibilità e guardie, e lavoriamo circa 12 ore al giorno (60-100 ore settimanali). La nostra remunerazione è di solo 12 mensilità. Il tentativo di far cassa sulle spalle degli specializzandi è inaccettabile. Il comitato di tutti gli specializzandi di Messina – si legge ancora – auspica la modifica in parlamento del suddetto decreto legge, e continuerà l’astensione dall’attività lavorativa e di ricerca anche domani 17 Aprile 2012, organizzandosi in assemblea permanente sin dalle ore 9 presso la Torre Biologica del Policlinico e aderendo, con una delegazione di colleghi, alla manifestazione nazionale che si terrà a Roma il 18 Aprile p.v., in accordo con le forme di protesta intraprese a livello nazionale dal Segretariato Italiano Giovani Medici»
Gli specializzandi esprimono profonda amarezza e disappunto nei confronti di alcuni Direttori di Scuola di Specializzazione i quali non hanno concesso la possibilità ai propri specializzandi di unirsi in assemblea a tutela dei propri diritti. Durante l’assemblea, inoltre, sono state evidenziate e discusse le principali problematiche della categoria, in particolare riguardo la responsabilità civile e penale dello specializzando, le modalità di attività assistenziale regolate dal nuovo Protocollo d’Intesa della Regione Sicilia, ed infine delle maggiori lacune e dei disservizi che affliggono le Scuole di Specializzazione.
Nel corso dell’assemblea è stata anche avviata una «raccolta firme di tutti i colleghi partecipanti all’assemblea, che hanno così sottoscritto formalmente l’adesione alla protesta e condiviso il documento finale redatto, che è stato inoltrato al Dipartimento Nazionale Medici Specializzandi (SIMS) del Segretariato Italiano Giovani Medici il quale, unificati i documenti provenienti da tutta Italia, li ha portati all’attenzione nei Ministeri competenti».

Intanto, in commissione Finanze, è stato presentato e votato un emendamento che cancella la norma, contenuta nel decreto legge su disposizioni urgenti in materia di semplificazione tributaria, approvato dal Senato, che equiparava i redditi da borsa di studio a quelli da lavoro dipendente e ne prevedeva la tassazione oltre gli 11.500 euro all’anno.

Un commento

  1. antonio barbera 16 Aprile 2012 18:41

    I giovani medici in formazione che frequentano i vari Corsi di Specializzazione non possono essere equiparati a dipendenti pubblici : a loro non può essere imputato il “reato ” di interruzione di pubblico servizio .

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