Un'ex guardia giurata messinese è morta stamattina al pronto soccorso del Papardo dopo aver atteso invano di essere visitato. Secondo i familiari, che hanno presentato una denuncia ai Carabinieri, dopo più di mezz'ora d'attesa non si è visto nessun medico e l'uomo è spirato.
Un’attesa di circa mezz’ora in sala d’aspetto fra dolori lancinanti e richieste di soccorso. Quando non ce l’ha fatta più si è accasciato su se stesso sotto gli occhi del padre. Così è morto, secondo il racconto dei familiari Daniele Santamaria, ex guardia giurata, oggi disoccupato, che stamattina si è recato al pronto soccorso del Papardo dopo aver accusato dolori ad un braccio e ad una spalla. La moglie oggi stesso ha presentato una denuncia ai Carabinieri della Compagnia Messina centro. Vuole sapere se Daniele poteva salvarsi, se l’intervento di un medico avrebbe potuto aiutarlo a superare quella crisi. Probabilmente già lunedì la Procura aprirà un’inchiesta e sarà disposta l’autopsia che stabilirà le ragioni del decesso e forse anche le responsabilità. Daniele Santamaria si era sentito male a casa durante la notte. L’uomo, padre di una bambina, ha sentito un forte dolore al braccio sinistro ed alla spalla e si è fatto accompagnare dal padre al Papardo. Al pronto soccorso sono giunti alle 4,20. Secondo quanto indicato nella denuncia hanno spiegato la situazione al personale addetto al servizio di ricezione ma sono stati invitati ad attendere. Il dolore però aumentava e così più volte padre e figlio hanno chiesto l’intervento di un medico ma non si è visto nessuno. Dopo più di mezz’ora s’è consumata la tragedia. Daniele Santamaria in preda a forti dolori, si è appoggiato ad una barella, si è accasciato su se stesso ed è morto fra le braccia del padre. Il genitore ha subito telefonato ai Carabinieri e poche ore dopo è partita la denuncia. I familiari, infatti, sono convinti si sia trattato di un caso di malasanità ma adesso la parola passa alla magistratura.
Che rabbia… deve essere stato terribile per il papà assistere alla morte del figlio… Condoglianze commosse… Cmq se ci sono responsabilità di certo salteranno fuori.
Scrissi le mie riflessioni, fortemente critiche, sul pronto soccorso del Papardo, in occasione della morte drammatica del piccolo Francesco Rizzo e del prof.Mario Parisi, evidenziando le evidenti incongruenze del protocollo di assegnazione del CODICE D’INGRESSO, che si riflette poi sulle confuse procedure di trattamento del paziente, ma ribadendo altresì di non scherzare con il fuoco con la denigrazione che non porta a nulla di buono. Protocollo d’ingresso diverso, molto diverso, dai pronti soccorsi di cui ho esperienza, il Policlinico di Messina, quello dell’ospedale di Ravenna e di uno dei tanti di Milano. Oggi invito formalmente, come cittadino messinese, le autorità sanitarie, il commissario straordinario dott.Framcesco Poli e il direttore sanitario dott.Santi Conti, e l’autorità giudiziaria, il dott.Guido Lo Forte, ad intervenire con precedenza assoluta indagando sull’aspetto da me denunciato.
ma sono incompetenti in questo pronto soccorso?ma in accettazione chi l’ha assegnato il codice?tutto parte da li..che codice di urgenza aveva?
FACCIA SENTIRE FORTE IL SUO DOLORE è INAMMISSIBILE QUELLO CHE è SUCCESSO ,PERCHE NON è STATA CHIESTA LA CONSULENZA CARDIOLOGICA E GLI ENZIMI CARDIACI ? CERTO SI SAREBBE SALVATO IL PAPARDO PERIL CUORE RISULTA UN CENTRO DI ECCELLENZA E L’ANGIOPLASTICA è DIVENUTA QUASI ROUTINE ,è IMPERDONABILE GROSSE RESPONSABILITA DEVONO ESSERE PUNITE NON SI PUO MORIRE IN QUESTO MODO E NESSUNO PUO E DEVE RESTARE INDIFFERENTE ,POTREBBBE TOCCARE A CHIUNQUE DI NOI ,SIAMO NELLE MANI DI ASSASSINI ,LADRI DI STIPENDI E I CODICI LI DEVONO DARE I MEDICI NON GLI INFERMIERI . IL MEDICO DI TURNO DORMIVA DOVE ERA E SOPRATUTTO CHI ERA ,SIGNOR SANTAMARIA DIFENDA SUO FIGLIO è UNALTRA VITTIMA DEL LO SQUALLIDO MONDO DELLA SNITA CHE NON FUNZIONE ,CON I SIBN TOMO CHE SUO FIGLIO AVEVA NON DOVEVA ASPETTARE NEANCHE UN MINUTO IN SALA DìATTESA DOVEVA ESSERE SOCCORSO SUBITO LA CARDIOLOGIA SITROVA NELLO STESSO PIANO DEL PRONTO SOCCORSO
NON SI PUO PERMETTERE CHE ALTRI EPISODI COSI ACCADANO ,POTREBBE CAPITARE A CHIUNQUE DI NOI ,DOVERA IL MEDICO DI TURNO ?IL CARDIOLOGO ,SE è STATO CHIAMATO LA DIAGNOSI D INGRESSO QUA ?LERA?
responsabilita condotte negligenti ,occorre un controllo capillare e continuo sul modo di lavorare di questi medici del papardo …possibile che non funzioni niente le autorita’ si risveglino ,puo toccare ai nostri figli ai nostri nipoti a chiunque arrivi incondizioni critiche e non viene aiutato …a casa mandate a casa i colpevoli e soprattutto le inchieste non fatele durare un secolo …cosi non paga mai nessuno ..