Dal 6 maggio a Lipari la mostra “Incontri Mediterranei Nord – Ovest”

Dal 6 maggio a Lipari la mostra “Incontri Mediterranei Nord – Ovest”

Redazione

Dal 6 maggio a Lipari la mostra “Incontri Mediterranei Nord – Ovest”

lunedì 30 Aprile 2012 - 12:12

L’arte contemporanea europea in un’esposizione a cura della Fondazione Horcynus Orca

MESSINA, 30 aprile 2012. Dal 6 maggio al 15 ottobre le Terme di San Calogero di Lipari spalancheranno le porte all’arte contemporanea con la mostra “Incontri Mediterranei Nord – Ovest”. L’inaugurazione della mostra è in programma il 5 maggio alle 11.30.

L’evento, organizzato dalla Fondazione Horcynus Orca di Messina, segna la seconda tappa della trasformazione in polo espositivo d’arte contemporanea per l’area archeologica delle Terme di San Calogero, chiusa per 30 anni e dal 2011 affidata dal Comune di Lipari alla gestione della cooperativa sociale FSC Group.

“Per la prima volta la Fondazione, che ha il Mediterraneo come vocazione, contenuto e territorio di indagine e sperimentazione, guarda alla Spagna, paese estremamente ricco sotto il profilo dell’arte contemporanea. E lo fa – spiega la curatrice Martina Corgnati, storica dell’arte dell’Accademia Albertina di Torino e responsabile del settore Arti Visive della Horcynus Orca – assolvendo a un preciso dovere: far dialogare passato e presente. Le opere esposte sono state concepite come installazioni per permettere al visitatore di rapportarsi con un sito archeologico a lungo inaccessibile, come tanti luoghi meravigliosi che spesso giacciono dimenticati in favore di nuovi, eccessivi musei che sottraggono risorse alla valorizzazione del nostro patrimonio artistico”.

Grazie al sostegno della Fundación Frax de la Comunidad Valenciana di L’Alfàs del Pi (Alicante, España), saranno presenti le opere di tre tra i più rappresentativi interpreti della ricerca plastica della Comunidad Valenciana: Ramón de Soto y Arándiga, Vicente Barón Linares e Natividad Navalón.

Ramón de Soto y Arándiga è uno dei più importanti scultori spagnoli contemporanei, interprete sottile e profondo di quella linea astratta che in Spagna vanta una tradizione ininterrotta in tutto il secolo. A Lipari esporrà “Homenaje a las aguas del Leteo” (Omaggio alle acque del Lete), una serie di dieci opere in acciaio ossidato dedicate al tema del tempo e della memoria. Un’atmosfera non troppo dissimile caratterizza il lavoro di Vicente Barón Linares, che raccoglie intorno a forme in apparenza pure e assolute una serie di implicazioni sociali e culturali riferite alla città contemporanea e all’alienazione del nostro tempo. Più orientata sulla pratica del mixed media e sul tema della femminilità esplorata in tutte le sue componenti l’opera di Natividad Navalón, che esporrà sette lavori recenti della serie “Da Madri a Figlie” (2006-2012).

Completano la mostra alcuni dipinti recenti dell’artista milanese Agostino Ferrari, allievo di Lucio Fontana e fra i maestri dell’astrazione italiana, che presenterà per la prima volta la tela “Segni d’incontro” realizzata nel febbraio scorso con un gruppo di artisti tunisini come atto di apertura, di amicizia e di omaggio alla libertà e all’autodeterminazione dei popoli della Riva Sud del Mediterraneo.

Infine, in programma un omaggio ad Anselmo, nome d’arte del grande scultore italiano Anselmo Francesconi, di cui verrà esposta per la prima volta in Sicilia una serie di opere in bronzo su carta ispirata dalle rocce laviche dell’amatissima Panarea.

“Dentro questo progetto ci sono tutti i valori della Fondazione Horcynus Orca – dichiara il presidente Gaetano Giunta – C’è il risanamento di un’area di pregio abbandonata, dal valore archeologico e paesaggistico. C’è una ricerca culturale alta, che si concentra sul nostro territorio di elezione, il Mediterraneo. Ancora, c’è l’economia sociale: le Terme di San Calogero sono affidate a una cooperativa che, col nostro aiuto, le trasforma in un luogo internazionale di arte contemporanea. Un riutilizzo che dà la possibilità di trovare lavoro in una “piccola” industria culturale. Senza dimenticare che per recuperare questo spazio è stato fondamentale il lavoro, pala e picconi alla mano, di dodici ex internati dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto, beneficiari del progetto Luce è Libertà che ha come obiettivo tirar fuori cinquantasei persone dall’Opg”.

“Partecipare ad un’impresa comune per persone che provenivano da un luogo in cui ogni diritto viene meno – sottolinea Sara Palermo, la psicologa che segue il reinserimento dei dodici ex internati – significa tornare a sentirsi protagonisti, recuperare il diritto alla socialità, partecipare ad un’attività lavorativa che produce un risultato concreto. Un anno dopo, rivivere l’esperienza per loro significa scoprire che le occasioni si rinnovano”.

All’indirizzo internet www.incontrimediterranei.it ulteriori dettagli su “Incontri Mediterranei Nord-Ovest”

Un commento

  1. Caro Gaetano
    le tue iniziative culturali sono notevoli e sempre originali solo che faccio sempre più fatica a trovare una identificazione tra le tue proposte di alto livello ed il distacco abissale con il territorio su cui nascono. La Fondazione è diventata un luogo “altro” e molto lontano dai bisogni e dagli ideali delle persone semplici. La visione del mediterraneo unito è l’apertura ai paesi arabi muore nei tre giorni del festival ma nel frattempo la spiaggia si erode sotto la sede e nessuno se ne accorge. Di sogni non si vive anche se ci aiutano a vivere meglio per un poco. Il sogno di D’Arrigo si conclude con una partenza ed un arrivo con lo Stretto sempre immanente. Torna su queste spiaggie se puoi.

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