L'obiettivo è di evitare vendita e speculazione
La soprintendenza di Messina ha chiesto al Comune di effettuare un sopralluogo per valutare la possibilità di dichiarare lo stadio Giovanni Celeste un bene di interesse storico.
“Sono pienamente soddisfatto nel constatare che la richiesta fatta insieme ai colleghi Valentina Zafarana e Antonio De Luca ha incontrato la volontà della Soprintendenza con cui, proprio ieri, ho avuto un incontro”. Così il PortaVoce messinese del Movimento 5 Stelle Francesco D’Uva.
“Un’eventuale dichiarazione dell’interesse culturale farebbe divenire lo stadio Celeste un bene culturale e storico e, verosimilmente, ciò garantirebbe nuovo impulso e risorse alle azioni tese ad una valorizzazione e restituzione alla cittadinanza dell’impianto sportivo rimasto nel cuore dei messinesi, escludendo la possibilità di alienazione e relative speculazioni. Ci auguriamo davvero che questo sia soltanto il primo tassello di un iter che vedrà, dopo tanto tempo, dare lustro ad un simbolo della città di Messina”.
Parere opposto da parte del vicepresidente del Consiglio comunale, Nino Interdonato. “Una struttura che di storico non ha nulla, inaugurata nel 1932). Se approvata, comporterebbe il disinteresse ad investire da parte di qualsiasi imprenditore. In tutte le città italiane i vecchi stadi comunali vengono abbattuti o riqualificati, in quanto obsoleti oltre ad essere incompatibili con il decreto Pisanu, per qualsiasi evento sportivo professionistico o aperto al pubblico. Ad oggi (siamo sempre in attesa di ratifica del protocollo), i commercianti del centro storico secondo la Soprintendenza non possono installare neanche una fioriera, immaginate le discussioni sull’eventuale ed elementare sostituzione dei seggiolini. Alcuni parlamentari plaudono a questa “brillante” iniziativa, degna della corazzata Potëmkin di fantozziana memoria che destinerà il Celeste ad un relitto di cemento armato con all’interno nulla di più di orto urbano. Non consentirò che la città subisca questo ennesimo errore burocratico e mi batterò in tutte le sedi politico, amministrative e giudiziarie”.
Lo stadio Celeste, nell’attuale conformazione, è stato realizzato poco più di 30 anni fa.
L’interesse storico NON ESISTE per legge. Povera Italia in quali mani sei caduta
carissimo Franco poiche’ il manufatto ha piu’ di 70 anni potrebbe avere interesse storico e culturale. Prima di parlare si studi la legislazione sui Beni Culturali!