Ecco il fumetto ambientato a Ginostra

Ecco il fumetto ambientato a Ginostra

Pierluigi Siclari

Ecco il fumetto ambientato a Ginostra

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venerdì 17 Luglio 2020 - 08:45

"Ginostra guarda al tramonto" è il resoconto di una permanenza di un mese nell’abitato di Ginostra, piccolissimo villaggio situato sull’isola di Stromboli

Ginostra guarda al tramonto è il resoconto di una permanenza di un mese nell’abitato di Ginostra, piccolissimo e remoto villaggio situato sull’isola di Stromboli.

Ginostra è conosciuta da molti per notizie come “unico abitato a non essere ancora servito dall’energia elettrica” (2004); “porto più piccolo del mondo”; “evacuazione di Ginostra a seguito della potente eruzione dello Stromboli”.

Dagli appunti presi durante quella permanenza nel maggio 2019 ne è nato un fumetto di 84 pagine a colori, interamente concepito, sceneggiato e disegnato dall’autore.

Valerio Barchi in arte Jabòn del Chivo, narratore giramondo

Jabòn del Chivo, nome d’arte per Valerio Barchi, lascia l’Italia a 18 anni, viaggia ininterrottamente per il mondo per i restanti 15, lavorando come e dove può; dalle comparsate a Bollywood in India al bartender in Cina; dalle navi container nell’Australia tropicale ad artista di strada a Taiwan al cameriere italiano a Sydney. Quando fa ritorno, a 33 anni, si chiede cosa vuole fare da grande.

Col peso di tante storie accumulate decide di optare per il fumetto, così da poter provare un giorno a raccontare cosa ha visto e vissuto in giro.
Nel 2019 partecipa al Crack! Fumetti Dirompenti del CSOA Forte Prenestino con un fanzine intitolato Ben Fatto, Slavini, che gli consentirà di cominciare a capire come si sviluppa un fumetto nella sceneggiatura e
nei disegni. Appena finita l’ esperienza del Crack! si dedica alla creazione di Ginostra guarda al tramonto.

Metafora di conflitto

Ginostra, agli occhi dell’autore, con i suoi conflitti interni tra chi lottava per restare “incontaminato” e chi spingeva per quei servizi da tutti considerati base (banchina, elettricità, raccolta rifiuti), diventa una metafora su tutto ciò che è conflittuale nella mente collettiva dell’uomo. Uomo che da sempre si divide in fazioni, si schiera, combatte, e lo fa sempre per ciò che ritiene giusto – e paradossalmente, non c’è mai qualcosa di universalmente considerato giusto.

Il titolo stesso, Ginostra guarda al tramonto, ha un duplice significato. Il primo ètecnico, in quanto Ginostra è uno dei pochissimi abitati eoliani affacciato ad ovest (il che rende estremamente difficile gli attracchi per via del maestrale, ma popolarissimi gli aperitivi dei turisti che soggiornano altrove). Il secondo, invece, metaforico: stiamo agli sgoccioli di una civiltà contadina e peschereccia sopravvissuta per millenni, e all’inizio di qualcos’altro, ancora non ben definito.

Questo fumetto nasce probabilmente come nascono tutti i racconti, con idee che appaiono all’improvviso in testa senza una previa progettazione. Man mano che le idee si accumulavano, venivano ordinate,
catalogate, e ci si rendeva conto che erano potenzialmente parti di una storia. Ginostra è una realtà sul territorio italiano di cui si è scritto pochissimo (c’è solo una pubblicazione ufficiale sull’abitato), un
villaggio con caratteristiche assolutamente uniche. Il pubblico a cui si rivolge è interessato alle storie nascoste; storie di cui è zeppa la realtà che ci circonda, storie vere, che non hanno niente di invidiare al mondo
della fantasia.

La trama

Due ragazzi romani (non avranno mai un nome) scelgono di passare un mese da qualche parte, in Italia, in un luogo che sia abbastanza isolato e possibilmente fuori da ogni rotta turistica. Tra Alicudi e Ginostra (piccolo abitato sull’isola vulcanica di Stromboli, raggiungibile solo via mare anche da Stromboli stessa), entrambe nelle isole Eolie, preferiscono la seconda, principalmente per il marcato isolamento.

Ginostra guarda al tramonto

Durante la prima esplorazione del posto, i protagonisti comprano l’unico libro che c’è in circolazione (ossia in tutta Italia) che tratta vagamente la storia e i miti del posto. Nel fumetto, alcune delle storie di questo libro verranno illustrate quando avverrà qualche episodio o qualche riflessione che le chiamerà in causa, tramando il presente con il passato.

Le giornate passano tra presente e passato a guardare aliscafi che non attraccheranno per via del maltempo (lasciando Ginostra ancora più isolata rispetto agli altri abitati), feste di villaggio in cui tutto il villaggio è partecipe, memorie di tragiche esplosioni vulcaniche e drammatiche storie di emigrazione, miti del posto tra cui il fantasma di un bambino morto a inizio novecento che visita di notte gli abitanti e gli lascia tre conchiglie bagnate (“ma raccontami invece che c’è dopo la morte! Che significano ste tre conchiglie?” obietta il protagonista) fino all’incontro con due personaggi chiave di Ginostra, che conta un nucleo abitativo inferiore a 30 persone: due anziani.

Da questi due incontri, il protagonista non riesce più ad evitare di pensare a quale delle due strade da percorrere sia quella giusta. Il peso della storia contadina del posto, a confronto con il turismo elitario che si sta sviluppando, è grosso. È talmente preso dai suoi dubbi che non si accorge che il vulcano, eterno saggio della zona, gli stia suggerendo una risposta.

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