Il neo sindaco di Barcellona ha preso parte al corteo organizzato ieri pomeriggio in occasione del 20°anniversario della strage di Capaci in cui perse la vita il giudice Falcone. Attimi di commozione anche in ricordo di Melissa Bassi, vittima dell'attentato di Brindisi
Per la sua prima “passerella” ufficiale in qualità di nuovo sindaco di Barcellona Pozzo di Gotta, Maria Teresa Collica ha scelto Messina. La docente universitaria uscita vittoriosa dal ballottaggio con l’avversario Rosario Catalfamo, ha preso parte al corteo organizzato per il 20° anniversario della Strage di Capaci, che si celebra oggi. La “sindachessa”, con l’inconfondibile sorriso che ha fatto breccia anche nel cuore degli elettori del longano, ha sfilato con i tanti cittadini, la maggior parte dei quali ragazzi, “affiancata” dalla professoressa Lina Panella, che ricoprirà il ruolo di assessore in senso alla nuova Giunta.
L’iniziativa in ricordo dei giudici Falcone e Borsellino, uccisi, rispettivamente, il 23 maggio allo svincolo autostradale di Capaci, e il 19 luglio in via D’Amelio, ha preso il via dal palazzo della Prefettura, ha attraversato corso Cavour per poi fare tappa davanti al Tribunale. Tanti gli striscioni realizzati dai giovani che hanno manifestato il loro rifiuto per mafia e per ogni altra forma di criminalità organizzata, ma che hanno colto l’occasione anche per ricordare Melissa Bassi, uccisa qualche giorno fa nel feroce attentato alla scuola Morvillo-Falcome di Brindisi.
“Non possiamo accettare una violenza del genere – ha affermato uno dei ragazzi delle scalinate di palazzo Piacentini – non è tollerabile morire proprio mentre ci si sta recando in quello che dovrebbe rappresentare il posto più sicuro per uno studente, la scuola. Quanto accaduto a Melissa non può essere dimenticato, mai, perché al suo posto ci sarebbe potuto essere uno qualsiasi di noi” ha affermato. Tra le scritte riportate negli striscioni che hanno “colorato” il corteo, non poteva mancare quella che forse più di tutte descrive la profondità del messaggio che Falcone e Borsellino sono riusciti a trasmettere alle giovani generazioni, di ieri, di oggi e di domani: “Non li avete uccise, le loro idee camminano sulle nostre gambe”. Per il segretario generale della Cgil Lillo Oceano, “Messina ha dimostrato di essere una città che sa e che vuole reagire alla illegalità, al terrorismo, alle mafie in maniera composta e unitaria”. Un’ultima nota a margine siamo purtroppo costretti e rilevarla e riguarda la poca partecipazione, in termini numerici, al corteo. Perché in casi come questi, inutile negarlo, è anche la quantità a fare la qualità. (ELENA DE PASQUALE)
(FOTO DINO STURIALE)